furto culinario

Pizzaioli napoletani contro il Gambero Rosso

La nuova edizione della prestigiosa guida culinaria non mette ai primi posti nessuna pizzeria partenopea. E qualcuno parla di razzismo culinario

11 Ott 2012 - 07:49
 © Da video

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Il verdetto è stato accolto al grido "Gambero Rosso vergogna". Altri hanno protestato con "Vogliono rubarci anche la pizza", fino ad arrivare a  "151 anni dopo la pizza andò a ingrassare la refurtiva nordica risorgimentale". Cartelli esposti ieri dai piazzaioli napoletani per protestare contro la nuova edizione della Guida Gambero Rosso, rea di aver lasciato fuori dalla sua prestigiosa classifica le pizzerie partenopee preferendone alcune di Verona.

Nella sede della storica pizzeria Sorbillo ai Tribunali si sono ritrovati alcuni tra i rappresentati della tradizione pizzaiola napoletana. "I risultati del Gambero Rosso sono l'ennesima occasione di violenza verso la nostra città e le nostre tradizioni", ha detto il commissario regionale dei Verdi Francesco Borrelli. "Il fatto che non abbia trovato nemmeno una pizzeria napoletana da porre ai primi posti è vergognoso. Questa è un'operazione di razzismo culinario e un'azione politica per distruggere Napoli e il turismo richiamato proprio dalla tradizione pizzaiola". Napoli rivendica la paternità della pizza e non ci sta. Tanto che i redattori della guida sono stati invitati nel capoluogo partenopeo per mangiare una pizza gratis e giudicare.

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