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Gervasoni, il verbale dell'interrogatorio

Calcioscommesse, ecco in integrale le parole dellʼex difensore del Piacenza

LaPresse

Ecco il verbale dell'interrogatorio di Carlo Gervasoni avvenuto martedì 27 dicembre a Cremona.

Prendo atto della circostanza che il PERUMAL riferisce di numerosi incontri dell'Albinoleffe manipolati nel campionato 2008/2009 e anche di un coinvolgimento della dirigenza della squadra nelle suddette manipolazioni. Lei mi chiede, pertanto, se io sia a conoscenza di un eventuale coinvolgimento della dirigenza nelle manipolazione delle partite che ho già indicato e se, addirittura non abbia appreso che la squadra dell'Albinoleffe sia stata addirittura acquistata, sempre ai fini di manipolazione di partite, da parte di quei soggetti di origine asiatica che mi si dice essere coinvolti nella presente vicenda.

Preso atto di quanto sopra devo dire che non sono al corrente nè di un coinvolgimento della dirigenza, nè di un acquisto della squadra. Sono comunque disposto a fornire altri particolari circa gli eventi che hanno portato alla manipolazione della partita della squadra in questione. Credo che fosse il 2009. Come ho già riferito fu Matteo GRITTI, portiere del Bellinzona, persona che non conoscevo e che ho appreso aver giocato in precedenza nell'Albinoleffe, a prendere l'iniziativa. Il CAROBBIO mi ha riferito che questi, con cui aveva giocato anni prima, lo contattò: non so se si trattò di una telefonata o di un incontro, comunque alla conclusione di questi rapporti il GRITTI lo informò dell'esistenza di alcune persone che erano disponibili ad investire delle somme ingenti per alterare il risultato di partite di calcio allo scopo di vincere le scommesse. CAROBBIO me ne parlò personalmente e ci fu uno o più incontri con queste persone, il cui portavoce era GEGIC che io non conoscevo. In alcuni di questi incontri, che si sono protratti per circa un mese, venne anche il GRITTI dal quale ho appreso che, sempre appoggiandosi a quella struttura, aveva manipolato alcune partite di calcio della sua squadra in Svizzera e cioè, credo, il Bellinzona. Presumo che GRITTI abbia conosciuto GEGIC quando, come voi mi dite, giocò nel Chiasso, squadra nella quale ha militato lo stesso GEGIC. Non escludo che alcuni di questi incontri con GEGIC, GRITTI ed altri personaggi slavi dei quali ho parlato nel corso del precedente interrogatorio si siano svolti presso il casinò di Lugano che io frequentavo. A questi incontri con GEGIC, GRITTI ed altri slavi, generalmente partecipavo solo io anche se non escludo che vi abbia partecipato qualche volta il CAROBBIO. All'inizio si trattò di un discorso generico, senza una preventiva individuazione delle partite sulle quali intervenire. Io mi riservai di fare sapere di volta in volta quali partite si fossero adattate di più ad un discorso di questo tipo. Ad alcuni di questi incontri parteciparono il BRESSAN ed il preparatore dei portieri del Bellinzona.

Devo dire, ricollegandomi a quanto lei mi ha chiesto poco fa, che effettivamente GEGIC e i suoi amici introdussero un discorso circa l'eventualità di acquistare qualche squadra del campionato italiano di serie B o di C1, ma non si parlò di un possibile acquisto dell'Albinoleffe. Tra i nomi che vennero fatti, di squadre ipoteticamente “acquistabili” in relazione alle loro condizioni finanziarie precarie, ricordo quelli del Como e del Grosseto. Credo che il BRESSAN avesse un po' il compito sia di individuare le squadre che si trovassero in tale situazione di debolezza, sia di contattarle. GEGIC e i suoi amici slavi dissero che erano disposti ad anticipare il compenso in contanti ancor prima dell'effettuazione delle partite da alterare. Non vi era un tariffario preventivamente prefissato, ma l'entità del compenso sarebbe variata di volta in volta a seconda delle quote e delle difficoltà della partita.

ADR: In occasione di questi primi contatti non è mai accaduto che gli “zingari” abbiano fatto riferimento, per accreditarsi maggiormente a partite del campionato italiano già oggetto in precdenza del loro intervento. L'unico riferimento fu appunto al campionato Svizzero. Anche GEGIC, e non soltanto GRITTI, mi parlò di precdenti sue manipolazione nel campionato svizzero. L'unico riferimento agli “asiatici” fu il seguente: GEGIC ci raccomando', qualora l'accordo fosse andato in porto, di non scommettere mai in Italia in quanto le scommese sarebbero state appoggiate sui siti asiatici.

ADR: Dopo una generica manifestazione di assenso da parte mia, anche per conto del CAROBBIO e di altri eventuali aderenti della nostra squadra, attorno al marzo dell'anno 2009 capitò la prima occasione di combinare una partita. Sto parlando di Pisa – Albinoleffe, poi terminata 2 a 0, che voi mi riferite essere stata disputata il 7 marzo 2009.. Noi eravamo in una situazione abbastanza tranquilla; si trattava di una partita che presentava delle difficoltà e pertanto si prestava ad una nostra sconfitta nel senso che un risultato del genere non ci avrebbe danneggiato più di tanto. Io e CAROBBIO abbiamo deciso di coinvolgere altri giocatori dell'Albinoleffe e cioè il portiere NARCISO, RUOPOLO, CONTEH, CELLINI, con i quali ci siamo incontrati a casa mia. Ci fu una discussione al termine della quale NARCISO e CELLINI decisero di non aderire. Avevamo deciso di lasciare perdere, ma gli slavi si rifecero vivi ed allora abbiamo deciso di aderire alla loro offerta pur senza l'accordo di NARCISO e CELLINI, ma coinvolgendo anche CAREMI. Se non ricordo male in base all'accordo con gli slavi dovevamo perdere o perdere con due gol di scarto. Ricordo che CONTEH fece un fallo da rigore che venne trasformato. Se non ricordo male gli slavi ci avevano anticipato 15.000 € a testa per ciascuno dei suddetti giocatori che partecipavano all'accordo. Non mi risulta che sia stato coinvolto il Pisa. ADR: Se non ricordo male la somma ci venne consegnata all'esterno, non ricordo dove, qualche giorno prima dell'incontro. Naturalmente si trattò di contanti. La seconda partita che venne combinata più o meno con il medesimo schema e Salernitana – Albinoleffe, terminata con la vittoria dei padroni di casa per 4 a 2 e disputata, secondo quanto voi mi dite, il 18 Aprile 2009. Nell'occasione aderirono all'accordo oltre a me e a CAROBBIO, NARCISO, SERAFINI e RUOPOLO. ADR: Anche in questa occasione la somma complessivamente percepita si aggirava sui 90.000 € ed anche in questo caso non ci fù alcun coinvolgimento della Salerniatana. Cercammo poi di combinare la partita Frosinone – Albinoleffe, terminata 2 a 0 che voi mi dite essere stata disputata il 9 Maggio 2009. Nell'occasione avevamo concordato un OVER 2,5, ma il risultato non venne conseguito. Aderirono all'accordo, oltre a me e CAROBBIO, COSER, e RUOPOLO. Gli slavi ci avevano anticipato una somma di poco inferiore rispetto a quella di cui alle due precedenti partite, ma successivamente abbiamo dovuto restituirla dato l'esito della gara.

L'ultima giornata di campionato si disputò la partita Albinoleffe – Ancona che perdemmo per 4 a 3. Qualche giorno prima della partita vennero a parlarmi tre giocatori dell'Ancona che mi rappresentarono che per loro vincere quella partita sarebbe stato di vitale importanza. Io manifestai la mia disponibilità e parlai con i miei compagni, ma non tutti erano d'accordo. Pertanto, quando si ripresentarono io dissi loro che per me poteva stare anche bene, ma pur garantendo il mio apporto, non avrei potuto certo garantire il risultato. Io non feci niente di particolare e comunque, dato il risultato, un paio di giorni dopo, quei giocatori dell'Ancona mi portarono la somma aggiratasi sui 15.000 €. I giocatori dell'Ancona in questione erano COLACONE, TURATI Marco e MASTRONUNZIO. Prendo atto delle dichiarazioni di ERODIANI del 22 Giugno 2011, ma non so nulla circa un accordo secondo cui l'Ancona avrebbe dovuto restituire l'anno successivo all'Albinoleffe quella ed altre partite perse. Quanto alla partita di andata con l'Ancona, partita che forse non ho neppure disputato, ricordo che ci fu un contatto tra i due giocatori delle due squadre in vista di un possibile pareggio, ma poi non si concluse nulla.

ADR: Quanto alla partita Piacenza – Albinoleffe del 20 dicembre 2010, disputatasi in un periodo in cui io ero a Cremonese, ricordo che CASSANO, portiere del Piacenza, quando fui trasferito a quest'ultima squadra, mi disse che l'incontro era stato combinato tra le due dirigenze. Secondo il predetto erano d'accordo sia i giocatori che le società tant'è che lo stesso scommise una certa cifra tramite ZAMPERINI mentre anche i fratelli COSSATTO mi riferivano di avere a loro volta scommesso una somma di denaro dopo avere ricevuto conferma dell'avvenuta manipolazione della partita grazie a RICKLER e PASSONI.

Spontaneamente rappresento che ho appreso sempre da CASSANO che nella stagione 2008/2009, quando il Mantova si trovava in cattive acque, laddove il Piacenza si trovava in una situazione di tranquillità, il giocatore del Mantova PASSONI, essendo in contatto con alcuni giocatori del Piacenza, chiese di comprare la vittoria. Sempre secondo CASSANO, nell'occasione PASSONI agì per conto del Mantova, in particolare del Direttore Sportivo MAGALINI. Ricordo che il Mantova vinse e che, sempre secondo CASSANO, vennero versati dei soldi ad alcuni giocatori dei quali non so indicare il nome.

ADR: Quanto ai miei rapporti con PAOLONI confermo che l'unica partita che abbiamo manipolato assieme è quella di Coppa Italia di Lega Pro che voi mi dite essere giocata il 27 Ottobre 2010 terminata 2 a 3. PAOLONI venne da me e mi disse di essere stato contattato da SAVERINO della Reggiana, (giocatore con il quale aveva giocato PAOLONI nell'Ascoli) il quale gli aveva detto che qualora fossimo stati disposti a perdere il giorno successivo ci sarebbe stata una somma di denaro per noi. Considerato che noi avevamo una squadra di riserva, dove io e PAOLONI avremmo giocato in mezzo a tanti giovani, per via delle squalifiche degli altri e laddove il Monza presentava una formazione agguerrita, io manifestai la mia disponibilità a condizione che venisse coinvolto GEGIC al posto di SAVERINO. Venne interessato anche STEFANI perché conosceva dei giocatori del Monza. Se non ricordo male sia io che PAOLONI parlammo con STEFANI. La partita terminò effettivamente con un OVER e la sconfitta della Cremonese per 2 a 3. In totale GEGIC ci conferì circa 40.000 €. Partecipò alla suddivisione anche STEFANI che poi diede parte della somma ricevuta a quelli del Monza. Lo stesso STEFANI mi riferì i nomi dei giocatori del Monza coinvolti per: FIUZZI, ALBERTI e IACOPINO.

Qualche giorno prima di Monza – Cremonese del 21 Novembre 2010, PAOLONI mi propose di combinare la partita provocando il pareggio. Ricordo che propose la cosa anche a STEFANI. Io e STEFANI non accettammo in quanto il risultato non andava bene per la nostra squadra. La partita finì 2 a 2 e PAOLONI fece una “papera” che mi ha insospettito tanto è vero che gli ho contestato la settimana successiva di avere comunque provocato il pareggio nonostante non vi fosse stato l'accordo. Da allora ho iniziato a diffidare di lui anche perché ci furono altre situazioni in cui era chiaro che non poteva essere caduto in infortuni del genere simili a quelli commessi. Mi riferisco a Cremonese – Spezia tra l'altro. Accadde comunque che il venerdì successivo o il secondo venerdì dopo Cremonese – Monza si disputò Atalanta – Livorno. Venne da me PAOLONI dicendomi che DE LUCIA e PERTICONE del Livorno si erano venduti la partita. La “dritta” di PAOLONI ha comportato una scommessa di 10.000 € sia da parte mia che di PAOLONI scommesse piazzate tramite GEGIC. Non so se quest'ultimo abbia giocato a sua volta per conto suo. La partita poi è finita 2 a 0 per il Livorno. Io ho chiesto spiegazioni a PAOLONI che non è stato in grado di fornirmi ed ha prospettato un recupero del denaro in occasione della partita successiva che sarebbe stata Bari – Livorno di Coppa Italia, partita terminata con il risultato di 4 a 1 per il Bari. PAOLONI mi ha restituito i 10.000 € intorno al Natale successivo.

Viene rappresentato all'indagato che, con riferimento alla partita ATALANTA- PIACENZA ha parlato soltanto di accordi con GEGIC, che avrebbe dato a lui e a CASSANO 80-90.000 € per perdere e di altri 90.000 che avrebbero dovuto ricevere per analoga finalità dai fratelli COSSATO. In realtà, anche al di là di tutto quanto emerge dalle intercettazioni, anche le più recenti dichiarazioni di DONI e BENFENATI danno atto di un contatto anche col medesimo DONI per la manipolazione della partita. Si riporta parte delle suddette dichiarazioni:

DONI ha dichiarato: “ Anche qui SANTONI con diversi contatti per telefono mi disse che il PIACENZA era disposto a perdere la partita e a lasciarci vincere. SANTONI si riferiva non alla società ma ad alcuni giocatori, io gli chiesi chi fossero e SANTONI fece il nome di GERVASONI , CONTEH, il portiere e forse GUZMAN. In questa partita avrei dovuto stringere la mano a GERVASONI per confermare questo accordo”… “ In questa partita, davanti agli spogliatoi, incontrai GERVASONI, mi feci avanti e gli strinsi la mano e oltre ai convenevoli buttai la frase di rito: . GERVASONI mi rispose in modo affrettato e forse anche impaurito una frase del tipo che mi suonò come una conferma. Effettivamente in questa partita io percepii a differenza della precedente che si era trattato di una vittoria facilitata e che il PIACENZA non si era impegnato al massimo…”

Antonio BENFENATI ha dichiarato il 23.12.2011: “Per ATALANTA PIACENZA PARLATO mi disse anche durante un incontro a Cesena che il PIACENZA sarebbe andato a perdere perché erano d'accordo in tal senso anche grazie al suo attivismo, GERVASONI, il portiere e forse un altro giocatore di cui non ricordo il nome. Mi sono allora rivolto a DONI vedendo che anche questa notizia sembrava confermata dal volume delle commesse che era molto forte. Sapevo che dovevo parlare con DONI di persona e venerdì sera, trovata una macchina …decisi di dirigermi verso Bergamo. Fu una dcisione improvvisa come quelal di dare a DONI la scheda a nome PETRESCU Ion che io avevo comprato per me. Aggiungo che PARLATO mi aveva chiesto che io giocassi anche per lui. Gli spiegai che ormai l'unica quota buona era l'OVER 3 e mezzo e di muoversi pertanto in tal senso. Avvisai DONI quando stavo già partendo , chiesi l'accredito ed arrivai al ritiro di Zingonia. Ci siamo visti al cancello d'entrata. Io confermai a DONI che il PIACENZA era disposto a perdere e gli diedi la scheda chiedendo di essere avvisato se c'era la possibilità di giocare l'OVER 3 e mezzo dopo che avesse incontrato GERVASONI e quindi avuto dati definitivi. Mi disse subito che per l'OVER 3 e mezzo c'erano difficoltà in quanto bisognava avvisare la difesa per un risultato finale non di 3 a 0, ma di 3 a 1 visto che il 4 a 0 sarebbe stato difficile da accettare per il PIACENZA. Effettivamente sono io la persona che ha telefonato due volte parlando dalla cabina di Osio. Nella prima telefonata dove si parla di io chiedo a PARLATO di proporre a GERVASONI se lui era d'accordo di fare OVER 3 e mezzo però solo se ciò fosse avvenuto dopo che l'ATALANTA fosse stata in vantaggio già di 3 a 0. Dissi a PARLATO che a DONI avevo dato una scheda e che l'avrei richiamato dopo che DONI mi avesse a sua volta contattato. Risentìi DONI che mi confermò le sue perplessità e mi disse di richiamare PARLATO. Riparlai con PARLATO e dopo la telefonata decisi di lasciare perdere la puntata sull'OVER 3 e mezzo. Feci giocare RUSSO Filippo e MASSIMINO sui pronostici 1 primo tempo e 1 finale; OVER 2,5 e 1 finale. Vinsi meno di 5000 euro. Dopo la partita il giorno successivo sentii PARLATO e mi congratulai con lui dicendo che era stato il numero 1. Non rividi DONI. Per quanto concerne la posizione di SANTONI in questa partita questi mi telefonò più di una volta nel corso della partita chiedendomi se avevo portato l'ambasciata a DONI, cioè la conferma che il PIACENZA si sarebbe lasciato battere. Io gli risposi di si e del resto credo che DONI abbia chiamato SANTONI con la mia scheda SIM.”

Preso atto di quanto sopra devo ammettere che effettivamente l'incontro con DONI davanti agli spogliatoi c'è stato effettivamente. Io non sapevo neppure che lui fosse a conoscenza degli accordi ne sapevo di un coinvolgimento dell'Atalanta o di giocatori dell'Atalanta. Fu lui ad avvicinarsi a me ed a esprimersi con una frase analoga a quella che ha riferito ne verbale anzi disse: “SIAMO CONVINTI DI FARE QUELLO CHE DOBBIAMO FARE?” ed io rimasi piuttosto sorpreso. Successivamente ho chiesto spiegazioni a CASSANO al quale ho raccontato quanto è accaduto. CASSANO mi invitò a dire a DONI che, qualora ci fosse stato un rigore a favore dell'Atalanta, lo tirasse centrale (in maniera tale da consentire al portirere di non pararlo buttandosi di lato). Effettivamente, sempre in zona spogliatoio e comunque prima della partita io incontrai nuovamente DONI riportandogli quello che mi aveva detto CASSANO. Accadde poi che in occasione del primo rigore DONI tirò ed effettiavamente scelse una traiettoria centrale. Ribadisco che gli accordi con GEGIC erano nel senso che avremmo dovuto perdere con due gol di scarto ed il risultato sia del primo tempo che finale doveva essere l'1 in favore dell'Atalanta.

Lei mi chiede di riferire quanto è a mia conoscenza in ordine ad eventuali partite di serie A combinate con particolare riferimento alla posizione di ZAMPERINI. ADR: In occasione dello scorso interrogatorio mi sono dimenticato di riferire di un'altra partita di serie A combinata del campionato 2010/2011. Sto parlando di Palermo – Bari, terminata 2 a 1 per il Palermo, laddove il risultato concordato era di un OVER con la sconfitta del Bari con almeno 2 gol di scarto. Si tratta di notizie che mi ha riferito GEGIC nell'immediatezza della partita in quanto ho scommesso sulla medesima. Ricordo che, sempre secondo quanto mi riferì GEGIC, era stato CAROBBIO a mettersi in contatto con i giocatori del Bari o con qualcuno che gli stesse vicino. GEGIC mi riferì che erano stati corrotti i seguenti giocatori del Bari PADELLI, BENTIVOGLIO, PARISI, MASIELLO Andrea e ROSSI. Il risultato concordato non venne raggiunto in quanto MICCOLI sbagliò il rigore che era stato volutamente provocato. MICCOLI non sapeva nulla della combine.

Quanto alla partita Lazio – Genoa, terminata 4 a 2, ho appreso da GEGIC che gli slavi si incontrarono, lo stesso giorno della partita, che venne disputata alle 18,00 con ZAMPERINI che poi li mise in contatto con MAURI, della Lazio. Successivamente so, sempre da GEGIC, che gli slavi si incontrarono anche con MILANETTO, del Genoa il quale a sua volta interessò altri giocatori della sua squadra. GEGIC mi disse che il risultato concordato fu un OVER riferito al primo tempo. Il risultato è stato raggiunto in quanto il primo tempo si concluse con il risultato di 1 a 1, appunto riferibile ad un OVER per il primo tempo. Quanto alla partita Lecce – Lazio, GEGIC mi disse che tramite ZAMPERINI, lui e gli slavi si misero nuovamente in contatto con MAURI della Lazio per manipolare la suddetta partita. Successivamente avuto questo contatto con MAURI furono corrotti sei o sette giocatori del Lecce tra i quali ricordo solamente BENUSSI e ROSATI.

Lei richiede se abbia altre indicazioni di coinvolgimenti della squadra del Lecce. Posso dire soltanto che qualcuno mi riferì che nel campionato 2007/2008 il Lecce avrebbe dato dei soldi all'Ascoli perché giocassero ”alla morte” contro l'Albinoleffe.

Ribadisco che ho presentato ZAMPERINI a GEGIC proprio perché quest'ultimo mi aveva chiesto di metterlo in contatto con qualcuno che avesse delle conoscenze con giocatori di Serie A. Non ero io a conoscere direttamente ZAMPERINI, ma lo conosceva CASSANO. Ricordo che contestualmente era stato proprio ZAMPERINI a chiederci se conoscessimo qualcuno disposto a “finanziare” la sconfitta di una squadra qualunque nei confronti della Lazio. In sostanza ZAMPERINI aveva dei contatti con la Lazio e voleva sfruttarli economicamente.

Prendo atto dell'intercettazione del 16 marzo 2011, alle ore 09,33 tra ERODIANI e PARLATO, nell'ambito della quale il primo si esprime in termini che presuppongono l'esistenza di un consolidato rapporto tra noi due quanto alla manipolazione di partite per suo conto, ma non posso che ribadire di non averlo mai conosciuto.

Ribadisco il mio coinvolgimento nella manipolazone della partita Brescia – Mantova del 2 aprile 2010. Nella stessa era coinvolto anche Alessandro PELLICORI ed abbiamo ricevuto complessivamente 60.000 €. Quando ho respinto il pallone sulla linea di porta, provocando l'ira degli zingari, si è trattato di un fatto istintivo. Mi sembrava che sarebbe stata troppo grossa e sospetto non agire come ho in concreto agito.

DR: E' vero che io usavo una sim card intestata a MONFARDINI Gianluca. Non ricordo se questa scheda mi sia stata data dagli slavi o se me la sia procurata in altra maniera.

Il verbale viene interrotto per una pausa alle ore 14,45. Si riapre il verbale alle ore 15,27.

Ribadisco il mio coinvolgimento anche in Cittadella – Matova, “fatta” con PELLICORI e FISSORE. Quest'ultimo, così come avvenuto in occasione di Brescia – Mantova, era a conoscenza dell'accordo, ma non partecipò alla partita. Nell'occasione il compenso fu limitato a circa 15.000 € in quanto doveva essere compensato il risultato negativo relativo alla partita con il Brescia.

ADR: Quanto alla partita Salerniatana – Mantova del 1 maggio 2010, terminata 1 a 3, devo dire che soltanto in un primo tempo si prospettò, con riferimento a tale incontro, l'eventualità di un recupero del denaro perso dagli zingari a seguito del risultato negativo della partita col Brescia. In realtà, una volta disputata Cittadella – Mantova l'esigenza venne meno. Non mi risulta che gli “zingari” siano andati a Salerno anche se parlano di questa eventualità il 29 aprile alle ore 10,51. Non mi risulta che ci sia stato un calcio di rigore provocato da me.

Ribadisco il mio coinvolgimento nella partita Empoli – Mantova “fatta” con FISSORE e PELLICORI. Non sono sicuro che quest'ultimo abbia giocato nonostante fosse al corrente della combine.

Quanto alla partita Grosseto – Mantova del 15 marzo 2010 devo dire che effettivamente ci fu um progetto di manipolazione. Io mi recai a Grosseto unitamente a GEGIC e ci siamo incontrati con RIBIC e SAKA. Personalmente mi sono limitato ad attendere notizie sul da farsi qualora gli slavi avessero raggiunto un accordo che coinvolgesse tutte e due le squadre. L'iniziativa non andò in porto. Io mi limitai a parlare al telefono con CAROBBIO che all'epoca militava nel Grosseto.

Non sono a conoscenza di manipolazioni sulla partita Padova – Mantova. Non so come si spieghi la presenza degli slavi a Mantova, il giorno dopo la partita.

Quanto alla partita Siena – Piacenza del 19 febbraio 2011, effettivamente gli slavi sono venuti nel nostro albergo per vedere cosa si potesse concordare. Loro volevano che noi perdessimo con l'OVER, ma noi eravamo in una posizione di classifica che non era compatibile con una nostra sconfitta e preferivamo giocarcela. Pertanto si decise per un semplice OVER, risultato che venne effettivamente raggiunto in quanto l'incontro si concluso per 3 a 2 per noi. Io CASSANO e CATINALI abbiamo percepito 20.000 € a testa per il nostreo contributo.

Quanto alla partita Piacenza - Pescara del 9 aprile 2011 terminata 0 a 2 per il Pescara, non sapevo che ILIEWSKY fosse presente in città. Da parte mia avevo avuto dei contatti con GEGIC per manipolare la partita e mi ero attivato contattando NICCO Gianluca del Pescara per vedere se c'era la possibilità per combinare una nostra vittoria. NICCO si attivo', ma poi mi fece sapere con un messaggio che non era riuscito a convincere i suoi compagni di squadra a farci vincere. La mia espulsione fu un fatto estemporaneo.

Quando mi contattarono i fratelli COSSATO in prossimità della partita Atalanta – Piacenza mi rappresentarono di avere dei contatti nel Chievo, in particolare PELLISIER ed ERIBERTO. I due predetti consentivano ai fratelli COSSATO di manipolare le partite del Chievo qualora se ne presentasse l'occasione. I fratelli COSSATO mi confidarono che le loro giocate sarebbero avvenute su siti austriaci. I fratelli COSSATO mi rappresentarono inoltre che tra i loro referenti c'erano anche altri calciatori che in passatoi avevano militato nel Chievo per poi passare ad altre società. Tra questi ITALIANO il quale aveva confidato loro che il Padova aveva comprato la partita con l'Albinoleffe, alla fine del campionato anno 2009/1010.

Ho appreso da RECKLER che in occasione del campionato 2009/2010, nella partita Mantova - Modena, terminata con il risultato di 1 a 1, la squadra ospite prese una somma di denaro da parte del Padova al fine di non perdere la partita.

Quanto alla partita Chievo – Novara di coppa Italia anno 2010 di cui ho già riferito, ho appreso da GEGIC che gli slavi offrirono 150.000 € ai giocatori del Novara perché perdessero con il Chievo con un OVER, risultato che venne effettivamente conseguito. Ricordo di avere appreso che gli slavi si incontrarono con VENTOLA nell'albergo e consegnarono ad un albanese che giocava nel Novara (ora che me ne fate il nome confermo dovrebbe trattarsi dell'albanese SHALA) la somma di circa 150.000 € che gli stessi divisero anche con altri giocatori, tra i quali il portiere FONTANA. Quanto a BERTANI fece da tramite in quanto non partecipò attivamente alla trasferta.

Ribadisco la mia assoluta estraneità all'episodio della contaminazione con Minias dei liquidi assunti dai calciatori della Cremonese in occasione della partita con la Paganese.