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Alfano: "Chi risarcirà Knox e Sollecito?"
Palamara (Anm): "Allibito, denigra magistrati"

Il segretario del Pdl ed ex ministro della Giustizia lancia il tema del risarcimento per ingiusta detenzione. Il Codacons scrive alla Corte dei Conti: "Non paghi la collettività"

LaPresse

La sentenza di assoluzione per Amanda Knox e Raffaele Sollecito fa pensare che "in Italia per gli errori giudiziari nessuno paga".

Lo ha detto il segretario del Pdl Angelino Alfano. "Se la detenzione di Amanda è stata ingiusta - ha spiegato l'ex ministro - chi la risarcirà? Chi pagherà mai per una detenzione ingiusta sua e di Raffaele Sollecito?". "L'assoluzione - ha concluso Alfano - afferma implicitamente che la detenzione non doveva esserci".

Secondo il segretario del Pdl in Italia il grave problema della giustizia è che nessuno paga per chi è vittima di errori. "I tre gradi di giudizio sono fatti proprio per consentire dei ripensamenti - ha spiegato l'ex ministro della Giustizia, rispondendo a una domanda sulla sentenza Meredith -. Il tema che mi viene in mente e che mi pare giusto esaminare è che se la detenzione di Amanda Knox è stata ingiusta chi la risarcirà e chi pagherà mai per una detenzione ingiusta sua e di Raffaele Sollecito".

Il segretario del Pdl ha affermato di attenersi all'esito del giudizio della Corte "che ha dichiarato innocenti i due, con ciò affermando implicitamente che la detenzione non doveva esserci".

Palamara: "Denigra la magistratura, siamo allibiti"
"Sono allibito che Alfano, che è stato ministro della Giustizia, non sappia che nel nostro ordinamento ci sono tre gradi di giudizio. E mi sembra sgradevole che non si perda occasione per denigrare l'intera magistratura". Lo ha detto il presidente dell'Associazione nazionale magistrati Luca Palamara rispondendo alle parole del segretario del Pdl. "L'errore del giudice si può valutare nell'ambito di un processo; non a caso ci sono tre gradi di giudizio" ha sottolineato Palamara. Per questo "sarei molto cauto nel dire che nessuno paga per gli errori giudiziari". Sembra quasi che si dica ai giudici, ha aggiunto il leader dell'Anm, "state attenti a quello che fate, se no vi arriva la mannaia addosso".

Palamara, poi, coglie l'occasione per attaccare il disegno di legge sulle intercettazioni che è tornato in Parlamento. "Bisogna evitare che si possa conculcare eccessivamente la possibilità per i cittadini di sapere quello che accade", ha sostenuto Palamara, ribadendo anche come per i magistrati le intercettazioni siano uno strumento indispensabile: "così assicuriamo la tutela della collettività ed evitiamo che i criminali possano restare in circolazione".

Codacons: "Paghino giudici e forze dell'ordine"
Il Codacons chiede che nel caso di Amanda Knox e Raffaele Sollecito si accertino le vere responsabilità dell'errore giudiziario e che gli eventuali danni non vengano fatti pagare alla collettività. "La sentenza trasforma la detenzione di Knox e Sollecito in una detenzione ingiusta e abnorme e, come tale, da risarcire, in base alle norme del nostro ordinamento", spiega il Codacons in un comunicato. "Milioni di euro che lo Stato Italiano dovrà versare ai due soggetti scagionati da ogni accusa, e che peseranno sulla collettività. Per tale motivo il Codacons ha deciso di rivolgersi alla Corte dei Conti, affinchè il prezzo degli errori giudiziari non venga fatto pagare ai cittadini italiani".

L'associazione dei consumatori chiede "che tutti i soggetti che hanno contribuito a determinare la decisione di primo grado (ossia la condanna a 26 e 25 anni di carcere) compresi periti e forze dell'ordine, siano indagati allo scopo di verificare se il loro operato abbia prodotto un danno all'Erario e quindi alla collettività. In tal caso, i soggetti ritenuti responsabili dovranno risarcire di tasca propria Amanda Knox e Raffaele Sollecito per l'ingiusta detenzione, senza oneri per i contribuenti".