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P4, a Roma le indagini su Adinolfi

La Cassazione: Napoli è incompetente. Soddisfatto il legale del generale

Ansa

Devono essere inviati per competenza alla procura di Roma gli atti dell'inchiesta della Procura di Napoli sulla P4 relativi all'ex capo di Stato maggiore della guardia di finanza, il generale Michele Adinolfi.

Lo ha stabilito la procura Generale presso la Corte di Cassazione, accogliendo il ricorso presentato dal legale del generale, Enzo Musco.

Soddisfatto l'avvocato, che saluta la decisione come "una vittoria importante". La Cassazione, spiega il legale, "ha riconosciuto che noi eravamo nel giusto e che la procura di Napoli era incompetente. E ora vedremo che succederà per quanto riguarda Papa".

L'avvocato sottolinea poi come "pur sapendo perfettamente e dal primo minuto che i magistrati napoletani erano incompetenti, visto che il fatto, anzi il presunto fatto contestato ad Adinolfi è stato commesso a Roma, abbiamo voluto ugualmente sostenere l'interrogatorio davanti a loro, per dimostrare che non abbiamo nulla da nascondere".

Lepore: "Cassazione conferma correttezza Napoli"
"L'impianto dell'inchiesta, con particolare riferimento alla competenza, resta solidissimo". Così il procuratore di Napoli Giovandomenico Lepore commenta il decreto con cui la procura generale della Cassazione ha disposto l'invio degli atti della P4 relativi al generale Adinolfi alla procura di Roma.

"La procura generale della Cassazione - dice ancora Lepore - ha confermato la competenza della procura di Napoli a indagare per tutti i reati ipotizzati nell'inchiesta P4, con una sola eccezione: i reati di rivelazione di segreto d'ufficio e favoreggiamento personale a carico del capo di Stato Maggiore della Gdf, generale Michele Adinolfi".

"Attendo di leggere le motivazioni del provvedimento, che per larghissima parte confermano la correttezza del nostro operato" conclude il procuratore, sottolineando però che "quanto alla posizione del generale Adinolfi credo che non sia stata adeguatamente valutata la connessione tra i reati. Ma l'impianto dell'inchiesta e della competenza resta solidissimo".