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Processo Thyssen, 16 anni all'a.d.

Il dirigente è stato condannato per omicidio volontario; condannati anche tutti gli altri cinque imputati e la società tedesca, con pesanti risarcimenti alle parti civili

LaPresse

La Corte di Assise di Torino ha riconosciuto l'omicidio volontario con dolo eventuale per i sette morti del rogo alla Thyssenkrupp.

L'amministratore delegato dell'azienda, Herald Espenhahn, è stato condannato a 16 anni e mezzo di reclusione. Con lui sono stati condannati anche gli altri cinque imputati, Gerald Priegnitz, Marco Pucci, Raffaele Salerno, Cosimo Cafueri e Daniele Moroni, accusati invece di omicidio colposo con colpa cosciente.

La pena di 13 anni e mezzo è stata inflitta a Marco Pucci, Gerald Priegnitz, Raffaele Salerno e Cosimo Cafueri; a dieci anni e dieci mesi di reclusione è stato invece condannato Daniele Moroni, per il quale l'accusa aveva invece chiesto nove anni. Condannata anche la società ThyssenKrupp Acciai Speciali Terni Spa, chiamata in causa come responsabile civile: la pena inflitta è il pagamento della sanzione di 1 milione di euro, l'esclusione da agevolazioni e sussidi pubblici per 6 mesi, il divieto di pubblicizzare i suoi prodotti per sei mesi, la confisca di 800mila euro, con la pubblicazione della sentenza sui quotidiani nazionali "La Stampa", "La Repubblica" e il "Corriere della Sera".

Ingenti i risarcimenti per le parti civili con somme che variano da un milione di euro per il comune di Torino, 973 mila per la Regione fino a qualche migliaio di euro per le singole parti civili.

Alla lettura del dispositivo un parente delle vittime ha avuto un leggero malore; portato fuori dall'aula, è stato soccorso dagli operatori della Croce Verde e del 118.

"Questa è una svolta epocale - ha commentato il pm, Raffaele Guariniello, dopo la lettura della sentenza - perché non era mai successo che per una vicenda di morti sul lavoro venisse riconosciuto il dolo eventuale. Una condanna non è mai una vittoria o una festa. Però questa può significare molto per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro. Credo che da oggi in poi i lavoratori possano contare molto di più sulla sicurezza e che le imprese possano essere invogliate a fare molto di più per la sicurezza".

Gli avvocati della società tedesca, invece, al termine della lettura della sentenza si sono detti "totalmenti insoddisfatti, è una sentenza che non ci va per niente". Sulla stessa lunghezza d'onda, ovviamente, anzhe l'azienda, che in un comunicato definisce "incomprensibile e inspiegabile" la condanna di Herald Espenhahn, pur esprimendo ai familiari delle vittime "il più profondo cordoglio e rinnovando il grande rammarico per il tragico infortunio avvenuto in uno degli stabilimenti". Per l'avocato Cesare Zaccone "vedere cose di questo tipo è sconsolante, faremo appello ma non credo che otterremo molto di più".