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Nas sequestrano 1 mln di galline

Erano tenute in allevamenti non a norma

Ansa

I carabinieri dei Nas hanno sequestrato oltre un milione di galline per maltrattamenti in allevamenti del Centro-nord.

I capi avicoli erano in stato di sovraffollamento, in gabbie non a norma con le regole europee. Per ragioni commerciali, fanno sapere i Nas, gli allevamenti operavano in regime di "sovrappopolamento avicolo", a scapito del benessere degli animali e con possibili ripercussioni sulla genuinità delle uova destinate al consumo.

Da tempo i carabinieri dei Nuclei antisofisticazione sono impegnati, insieme con il ministero della Salute, nella salvaguardia della sicurezza alimentare nel settore zootecnico. Un ambito che ha una forte dimensione economica con circa 400 milioni di capi di galline ovaiole allevate nel territorio dell'Unione europea, una produzione approssimativa di oltre 6 milioni di tonnellate di uova, di cui circa 700mila provenienti dagli stabilimenti italiani.

Le normative stabiliscono una serie di requisiti minimi per assicurare il benessere delle galline "da uova", tra cui le dimensioni delle gabbie. Viene poi regolata la "densità" di galline nei singoli allevamenti. Le condizioni igieniche e ambientali di stress fisico per l'animo determinano la necessità di uso intensivo di farmaci antibiotici per gli animali, trattamenti che presentano il rischio che sostanze farmacologiche vengano trasmesse alle uova e quindi all'uomo, con conseguenze negative sulla salute. Si rischia infatti di causare la resistenza agli antibiotici, cioè la loro inefficacia terapeutica.

In seguito al piano di controllo di 13 diverse strutture di allevamento di galline nelle regioni del centronord, sono dunque stati sequestrati oltre un milione di animali, che vivevano in sovraffollamento all'interno di gabbie o comunque con modalità irregolari.

Le violazioni più gravi sono state accertate in due allevamenti: a fronte di un'autorizzazione per la detenzione di 650mila animali risultavano presenti 300mila capi in più, ovvero un'eccedenza fino a quasi il 50% che comportava uno stato di sofferenza agli animali, non garantendo loro la naturale capacità di movimento, di apertura alare, di accesso a cibo e acqua, costringendoli a situazioni di inevitabile schiacciamento e conseguenti forme di reazione violente tra gli stessi.

Inevitabile le conseguenze negative dal punto di vista igienico: scarsa ventilazione, illuminazione insufficiente, animali morti, a cui va aggiunta la detenzione di farmaci veterinari in luoghi non autorizzati.

E' così che i carabinieri del reparto Analisi, supportati dai veterinari delle Asl, hanno operato il sequestro penale delle strutture interessate e degli animali, richiedendo il ripristino delle condizioni di regolare stabulazione degli animali.

Sovraffollamento avicolo è stato poi in altri allevamenti ma in forme tali da prevedere contestazioni di tipo amministrativo tra cui il sequestro di altre 110mila galline e oltre 30mila uova.