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Stupro Viterbo, il gip: "Nei video scene raccapriccianti" | La vittima all'agenzia stampa Adnkronos: "Li odio"

Nellʼordinanza di custodia cautelare si parla di "reiterati abusi" sulla donna 36enne da parte di Francesco Chiricozzi e Riccardo Lecci che però respingono le accuse: "Eʼ stato un rapporto consenziente"

Stupro Viterbo, il gip:
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Descrivendo i video trovati sui cellulari di Francesco Chiricozzi e Riccardo Lecci, i militanti di CasaPound arrestati per lo stupro di una 36enne, il gip di Viterbo ha scritto nell'ordinanza di custodia cautelare: "Scene raccapriccianti".

I due hanno commesso "reiterati abusi" sulla donna, agendo in modo "beffardo e sprezzante". Trovati diversi filmati, uno dei quali inizia con la ragazza a terra. La vittima all'agenzia Adnkronos: "Li odio".

"Mancato controllo degli impulsi" - Secondo il magistrato è indice della negativa personalità dei due arrestati "la pervicacia" che ha caratterizzato le loro condotte, che sono state il risultato di un "mancato controllo degli impulsi": i due hanno agito "nonostante lo stato di semi-incoscienza" in cui si trovava la vittima.

Gli indagati respingono le accuse - Ma secondo la versione degli indagati, non sarebbe avvenuta alcuna violenza la sera del 12 aprile nel circolo di Viterbo. "E' stato un rapporto consenziente", hanno ripetuto Francesco Chiricozzi e Riccardo Licci dopo l'arresto. Davanti al gip, Rita Cialoni, nel corso dell'interrogatorio di garanzia, i due hanno dato la loro versione dei fatti respingendo le accuse.

Legali: "I nostri assistiti non sono mostri" - I legali di Francesco Chiricozzi e Riccardo Lecci, al termine dell'interrogatorio di garanzia, hanno spiegato: "I nostri assistiti non sono i mostri che vengono descritti". Secondo gli avvocati, "i ragazzi sono addolorati per quello che è avvenuto. Sicuramente hanno valutato in maniera errata una situazione", hanno detto ribadendo che la ricostruzione degli accusati "è divergente da quella proposta dalla procura". I difensori hanno inoltre aggiunto di aver dato spunti probatori alla procura e di attendere con fiducia la decisione. Ora il gip ha cinque giorni di tempo per decidere se convalidare o meno l'ordinanza di custodia in carcere.

Vittima: "Li odio" - La vittima, ancora sotto stress, ha parlato solo con il suo avvocato, Franco Taorchini. "Li odio", ha detto al legale. "Smbravano persone tranquille invece si sono approfittate di lei", ha spiegato Taorchini all'agenzia di stampa Adnkronos.

Procuratore: "Elementi di prova solidi" - Il procuratore capo di Viterbo, Paolo Auriemma, invece, parla di "elementi di prova solidi".  Auriemma ha descitto anche una certa "aggressività" verso la vittima visto che si contestano "anche "le lesioni oltre che la violenza sessuale". Tra le prove ci sono, inoltre, i filmati fatti dai due arrestati con i telefonini che la procura ha acquisito e che "ci hanno dato elementi di prova sufficienti". Per quanto riguarda le indagini il procuratore sottolinea la "rapidità coniugata all'essenzialità", che ha portato agli arresti, oltre al rispetto della vittima.