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Strage di Capaci, Vibo Valentia celebra il caposcorta di Falcone

Un cortometraggio in memoria di Toni Montinaro scritto, girato diretto e interpretato solo da poliziotti. A suo nome anche la "Palazzina Studi e Corsi" della Scuola Allievi agenti della polizia di Stato

"Negli occhi di Antonio" è il titolo del cortometraggio dedicato ad Antonio Montinaro, Toni, il caposcorta di Giovanni Falcone che morì nella strage di Capaci insieme al magistrato.

E' stato realizzato dalla questura di Vibo Valentia. A Montinaro, medaglia d'oro al valore civile, è stata intitolata anche la "Palazzina Studi e Corsi" della Scuola allievi agenti di Vibo Valentia, dove il poliziotto si formò. Il cortometraggio è stato presentato alla cerimonia che ha preceduto l'intitolazione dell'edificio, alla presenza del capo della polizia Franco Gabrielli. Il soggetto del cortometraggio è del questore di Vibo Andrea Grassi e il montaggio di Davide Catalano, sovrintendente in servizio nella questura di Catania, appassionato di cinema. Nel video compare un bambino, Francesco, che nella vita reale, è il figlio di un poliziotto in servizio a Vibo Valentia.

Gabrielli: "Montinaro è stato credibile, siatelo tutti" "Antonio Montinaro è stato credibile. L'augurio che rivolgo a tutti voi allievi agenti è proprio questo: di essere credibili", questo il messaggio che il capo della polizia Gabrielli ha lanciato nel suo intervento alla cerimonia d'intitolazione all'agente caposcorta di Giovanni Falcone della "Palazzina Studio e corsi" della Scuola allievi agenti di Vibo Valentia . "Oggi il nostro Paese - ha aggiunto Gabrielli - vive un deficit di credibilità delle sue istituzioni. E se mi chiedessero qual è lo spread più preoccupante in questo momento non risponderei che è la differenza tra i bund tedeschi e i btp italiani, ma la distanza che passa tra le istituzioni e le comunità. E' la credibilità delle istituzioni che passa attraverso il comportamento di ognuno di noi".

La moglie di Montinaro: "Orgogliosa" "Il messaggio contenuto in questa intitolazione - ha detto Tina, la moglie di Montinaro - è molto importante e mi riempie di orgoglio. Lo stesso orgoglio che devono avere tutti poliziotti che passano da questa scuola". "Provo tanta amarezza ma anche tanta rabbia - ha aggiunto - perché chi avrebbe dovuto tutelare gli uomini dello Stato non lo fece. Per fortuna la maggior parte dello Stato è costituito da persone perbene e l'iniziativa odierna ne è la dimostrazione, con la presenza del prefetto Gabrielli, che si è dimostrato sempre vicino ai familiari delle vittime".

Il cortometraggio Nel video "Negli occhi di Antonio" compare un bambino, Francesco, che nella vita realeè il figlio di un poliziotto in servizio a Vibo Valentia. Il piccolo è un ipotetico testimone della strage di Capaci e da grande diventerà un poliziotto