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Reggio Calabria, ha tentato di uccidere la moglie dandole fuoco: arrestato

La brutale aggressione è avvenuta martedì. Lʼuomo era evaso dagli arresti domiciliari. Era stato già condannato per maltrattamenti

Reggio Calabria, ha tentato di uccidere la moglie dandole fuoco: arrestato - foto 1
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É durata poco più di 24 ore la fuga di Ciro Russo, il 42enne di Ercolano (Napoli) che martedì a Reggio Calabria aveva tentato di uccidere la moglie, Maria Antonietta Rositani, anche lei di 42 anni, dandole fuoco dopo averle cosparso addosso liquido infiammabile.

Russo è stato bloccato all'interno di una pizzeria dalla polizia. L'uomo, che non era armato, si è lasciato ammanettare senza opporre resistenza ed è stato subito condotto in carcere.

Maria Antonietta Rositani, le cui condizioni sono apparse subito gravi, è stata trasferita d'urgenza in Puglia con un Falcon 50 del 31/o Stormo dell'Aeronautica Militare e ricoverata nel Centro grandi ustioni di Brindisi. La donna ha riportato ustioni gravi sul 70% del corpo. Proprio la mattina dell'agguato si sarebbe dovuta tenere un'udienza al Tribunale reggino per formalizzare la separazione.

Russo era agli arresti domiciliari ad Ercolano ed era evaso con lo scopo di venire in Calabria e mettere in atto il suo folle gesto dopo avere rintracciato la moglie, da cui si era separato da tempo. Malgrado i post concilianti su Facebook, aveva deciso di uccidere l'ex moglie in modo atroce, bruciandola viva. Evidentemente conosceva le abitudini della moglie e così l'ha attesa, poco prima delle 9, in via Frangipane, nella periferia sud della città, vicino al liceo artistico che porta lo stesso nome della strada. Una via trafficata e, a quell'ora, piena di studenti e di gente che va a lavorare.

Il 42enne si trovava agli arresti domiciliari da maggio dello scorso anno dopo un periodo di detenzione in carcere iniziato a gennaio del 2018. L'arresto a suo carico, disposto dal Gip di Reggio Calabria su richiesta della Procura della Repubblica, era scattato per l'accusa di maltrattamenti in famiglia. Si era pensato che, dopo avere tentato di uccidere la moglie, Russo potesse avere fatto rientro ad Ercolano. Ed invece era rimasto a Reggio Calabria, città nella quale gli uomini diretti dal Questore Raffaele Grassi avevano concentrato le sue ricerche. Un lavoro che è stato premiato con l'arresto.