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Niccolò Bettarini ferito, l'imputato confessa: "L'ho accoltellato"

Lʼammissione, seppur parziale rispetto alle accuse, arriva dopo mesi di silenzio. Nellʼudienza precedente, il pm ha chiesto dieci anni di carcere per tentato omicidio

Niccolò Bettarini ferito, l'imputato confessa:
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Uno dei quattro imputati nel processo abbreviato sul ferimento di Niccolò Bettarini, il 29enne Davide Caddeo, ha ammesso di aver colpito il 19enne "con almeno una coltellata".

La confessione, seppur parziale rispetto alle accuse, è arrivata dopo mesi di silenzio. Secondo il pm Elio Ramondini, sarebbero state otto le coltellate sferrate il primo luglio al figlio di Simona Ventura e Stefano Bettarini davanti all'Old Fashion, nota discoteca di Milano.

Caddeo, che era stato anche sottoposto a sorveglianza speciale in passato perché trovato più volte in possesso di un coltello, ha confessato nero su bianco di aver ferito il ragazzo, parlando di almeno un fendente. Ha raccontato che era in corso una rissa quel mattino, che lui era ubriaco e che ha colpito Bettarini perché quest'ultimo "era un po' strafottente". Poi, ha spiegato ancora, si è preoccupato quando l'ha visto a terra insanguinato.

Nella scorsa udienza, il pm ha chiesto dieci anni di carcere per tentato omicidio per Caddeo, Alessandro Ferzoco, Andi Arapi e Albano Jakej. Secondo l'accusa, i quattro si erano "certamente" prefigurati che quel pestaggio e quei fendenti in "parti vitali" con una lama da 20 centimetri "avrebbero comunque potuto produrre conseguenze mortali", anche in considerazione della "loro superiorità numerica e della violenza della loro azione".

La Procura ha anche contestato agli arrestati l'aggravante di aver "agito per motivi abietti (in quanto discriminatori) e futili" per quella minaccia ("sei il figlio di Bettarini, ti ammazziamo") che lo stesso Niccolò sentì quel mattino, dopo la notte passata in discoteca. Stando alle indagini, il giovane riuscì a salvarsi solo grazie all'intervento di alcuni amici che si gettarono nella mischia, tra cui anche una ragazza.