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Napoli, l'appello del papà di Noemi alle istituzioni: "Non lasciateci soli, abbiamo bisogno di aiuto per pagare le cure"

"Abbiamo apprezzato la loro vicinanza, ma sarà dura dopo che usciremo dallʼospedale, quando mia figlia avrà bisogno di terapie riabilitative lunghe e costose", ha detto Fabio Esposito

Napoli, l'appello del papà di Noemi alle istituzioni:
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"Allo Stato dico: non lasciateci soli quando nostra figlia uscirà".

Con queste parole Fabio Esposito il papà di Noemi, la bimba ferita in una sparatoria in piazza Nazionale a Napoli il 3 maggio, lancia un appello alle istituzioni. Tramite Il Mattino, l'uomo spiega che la piccola avrà bisogno di "terapie riabilitative lunghe e costose" una volta uscita dall'ospedale. "Siamo commossi dalla catena umana di solidarietà che si è mossa e si continua a muovere intorno a nostra figlia sia da gente comune che da parenti, amici ed esponenti politici - ha aggiunto Esposito - Ma quello che ci aspetta dopo è una grande sfida, dato che Noemi dovrà sottoporsi a una complessa riabilitazione, che sappiamo essere anche molto costosa e noi non possiamo permettercelo. Perciò chiediamo a tutte le istituzioni di non abbandonarci quando uscirà e avrà bisogno di cure per tornare a essere una bambina normale".

Dopo il risveglio dal coma farmacologico, Noemi ha ricevuto diverse visite da parte dei massimi esponenti delle istituzioni nazionali e locali. Da Sergio Mattarella a Matteo Salvini e Luigi Di Maio, dal presidente della Regione Vincenzo De Luca a il sindaco Luigi de Magistris e al cardinale Crescenzio Sepe. "Abbiamo apprezzato la loro vicinanza, ma sarà dura dopo che usciremo dall'ospedale", ha detto Esposito.

Qualcosa, intanto, si è già mosso. L'ospedale Santobono di Napoli, dove è ricoverata la piccola, si sta mobilitando per farsi carico delle terapie riabilitative. Non solo. In campo è scesa anche Maria Luisa Iavarone, presidente dell'associazione Artur, fondata dopo l'accoltellamento del figlio Arturo in via Foria a dicembre 2017. "Sono vicina ai genitori della piccola - ha detto al Mattino - e mi farò promotrice di una raccolta fondi in occasione della II edizione di 'Corri contro la violenza', la maratona di solidarietà che si svolgerà il 9 giugno con partenza da piazza del Plebiscito e il cui ricavato sarà devoluto a Noemi".

"Inoltre - aggiunge Iavarone - porterò le istanze della famiglia presso le nostre istituzioni locali, affinché diano un aiuto concreto a questi genitori per la successiva riabilitazione della bimba, quando uscirà dall'ospedale". "Noi abbiamo fatto la nostra parte - conclude la donna - ora spero ci sia un effetto domino da parte di tutti quelli che si occupano di sociale".

Prognosi resta riservata - Le condizioni cliniche della piccola "al momento sono stazionarie e i parametri vitali sono stabili". Nella giornata di domenica è stata effettuata una nuova broncoscopia per disostruire le vie aeree. "Nella mattinata di lunedì è stata effettuata una nuova Tac - come da programma - per monitorare le lesioni polmonari". Lo rendono noto i medici. "La bimba continua ad essere sottoposta a cicli di ventilazione con ossigeno per supportarla nella respirazione. La prognosi resta riservata".