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Donna trovata morta in un fossato a Modena: sentito un uomo

Le indagini si sono concentrate sul mondo della prostituzione. La vittima è di origine africana

Donna trovata morta in un fossato a Modena: sentito un uomo - foto 1
-afp

Gli inquirenti avrebbero individuato il possibile autore dell'omicidio della 40enne originaria dell'Africa trovata morta in un fosso ad Albareto, frazione alle porte di Modena.

L'uomo è in queste ore in procura, davanti al pm che coordina le indagini. Non è chiaro se siano scattati dei provvedimenti nei suoi confronti. Il cadavere della vittima era stato trovato seminudo, sul corpo anche i segni di una violenza sessuale.

Il cadavere della donna giaceva nudo nella parte inferiore e indossava un maglione in quella superiore. Altri indumenti sono stati rinvenuti nei paraggi, in una fetta di campagna lontana da occhi indiscreti. La Squadra Mobile della Polizia e la Scientifica hanno avuto da subito pochissimi dubbi sui possibili risvolti legati al macabro rinvenimento fatto dal passante: la vittima era stata uccisa e a dimostrarlo i segni più che evidenti di una violenza subita. Forse colpita con un oggetto contundente, forse con qualcos'altro. Le indagini hanno condotto da subito verso il mondo della prostituzione, lì è stato cercato il movente e, soprattutto, il possibile autore.

Si tratta della terza donna straniera uccisa nel Modenese in due mesi: il 6 febbraio Ghizlan El Hadraoui, accoltellata e bruciata nella sua auto proprio non lontano dal luogo del rinvenimento della donna africana - per il delitto è stato fermato il marito, attualmente in carcere -; il 22 marzo, invece, a Finale Emilia, la 50enne Khaddouj Hannioui, sgozzata in casa dal nipote 31enne Mohammed El Fathi, finito immediatamente con le manette ai polsi su intervento dei carabinieri.

Poco per ora si conosce sui contorni del terzo delitto nell'ordine di tempo: la donna rinvenuta morta nel fosso sarebbe stata uccisa altrove e l'omicida avrebbe poi abbandonato lì il cadavere. I primi accertamenti svolti sul posto dalla polizia inducono a pensare che il cadavere possa essere stato lasciato in quel fosso anche ventiquattro ore prima. Presumibilmente l'omicida avrebbe scelto quella zona di campagna proprio perché non troppo in vista. I suoi piani, finalizzati a nascondere il cadavere il più a lungo possibile, dunque, sarebbero saltati dopo poco, ovvero al passaggio dell'uomo uscito a fare due passi con il suo cane.