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Demolizione del ponte di Genova, Conte: "Momento di riscatto per il Paese"

Il nuovo viadotto sarà in piedi entro fine anno, ma bisognerà attendere i primi mesi del 2020 per lʼinaugurazione. Il legale di una vittima: "Arrabbiati per passerella"

Demolizione del ponte di Genova, Conte:
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La demolizione di ciò che resta del ponte Morandi a Genova, iniziata venerdì mattina, è per il premier Giuseppe Conte "un momento importante".

E', spiega, "il riscatto della città, della Liguria e dell'Italia". Mentre per il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, la ricostruzione del viadotto "sarà il rilancio dell'immagine del Paese". Il nuovo viadotto sarà costruito entro l'anno, ma bisognerà attendere l'inizio del 2020 per l'inaugurazione.

Il presidente del Consiglio è arrivato nella città ligure per assistere alle operazioni di smontaggio del primo pezzo del moncone ovest. I tecnici hanno agganciato agli strand jack l'impalcato pesante 800 tonnellate e lungo 36 metri, ed hanno cominciato a farlo scendere a terra. Oltre a Toninelli, sono giunti sul posto anche il viceministro Edoardo Rixi, il governatore della Liguria Giovanni Toti e il sindaco di Genova e commissario per la ricostruzione del viadotto sul Polcevera Marco Bucci.

Conte: "Viene fuori la forza del sistema Italia" - "L'importante è che si proceda in modo spedito - ha sottolineato Giuseppe Conte - e che anche la nostra forza come sistema Italia venga fuori in tutta la sua ampiezza e che il mondo ci possa ammirare in questa attività di ricostruzione. Siamo tutti determinati a raggiungere questo obiettivo nel minor tempo possibile, questo significa fare sistema".

Bucci: "Molto contento della vicinanza del governo" - Sul programma della ricostruzione è intervenuto anche il sindaco genovese, Marco Bucci: "Sono molto contento della vicinanza del governo, in questo modo continuiamo a collaborare e diamo un segnale che in Italia le cose si possono fare bene e nei tempi giusti, sono soddisfatto anche dello stanziamento delle prime tranche di soldi per la ricostruzione dal ministero dell'Economia".

Toti: "Rispettiamo i tempi" - Per il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, "saranno giorni importanti fino a quando il ponte sarà completamente ricostruito, ma direi che questa è la dimostrazione che si rispettano i tempi e le promesse e che Genova può guardare al futuro con ottimismo". "E' una giornata dal valore simbolico - ha aggiunto - perché per la prima volta vediamo una parte di ponte muoversi, cambiando lo skyline drammatico che ci accompagna dal 14 agosto. Il lavoro sarà però complesso, ci saranno giornate meno spettacolari di oggi ma altrettanto importanti. L'importante è che si vada avanti e si rispettino i tempi. Le imprese che lavorano sono imprese serie quindi ci sono tutte le condizioni per essere ottimisti".

Toninelli: "Con la manutenzione non avremmo 43 morti" - Il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, ha sottolineato invece l'importanza della manutenzione. "I lavori su questo ponte fanno capire chiaramente che la più grande opera necessaria oggi in Italia sia la manutenzione seria. Che significa sicurezza di tutto l'esistente. Questo ponte non esiste più ma fino al 13 agosto questo ponte esisteva. Se fosse stata fatta la manutenzione, oggi ci sarebbe ancora e non ci sarebbero 43 morti".

Legale vittima: arrabbiati per passerella - C'è chi, però, non ha apprezzato questo clima intorno alle operazioni di smontaggio del ponte. "Siamo molto arrabbiati. E' una concomitanza strana tra un abbattimento, un festeggiamento e l'udienza. Ci sembra ci sia stata quasi una passerella", ha spiegato Mario Fico, legale dei familiari di Gennaro Sarnataro, il camionista originario di Napoli morto nel crollo. "Qui assistiamo a un rinvio della vera giustizia. I tempi saranno molto lunghi e si dimentica sempre il dolore delle famiglie di chi non c'è più".