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Crollo ponte nel Ravennate: la morte in diretta del tecnico della Protezione Civile | Guarda il video del cedimento

Eʼ in un filmato, ora nelle mani degli inquirenti, lʼultimo istante di vita del 55enne Danilo Zavatta, finito sotto le macerie della struttura che è collassata sotto i suoi piedi

Crollo ponte nel Ravennate: la morte in diretta del tecnico della Protezione Civile | Guarda il video del cedimento - foto 1
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Pochi metri alla salvezza, ma finisce inghiottito dalle macerie nel crollo del ponte che stava percorrendo per delle verifiche strutturali.

E' morto così il tecnico della Protezione Civile Danilo Zavatta, 55 anni. La sua tragica fine in un video. L'intera sequenza del crollo di parte della diga sul fiume Ronco, nel Ravennate, infatti, è stata filmata in diretta. Nelle immagini, già acquisite dalla magistratura, si sentono le urla dei vigili del fuoco che intimano di allontanarsi dalla struttura poco prima del crollo. A quel punto si vede il tecnico, che si trovava sulla passerella per alcuni rilievi fotografici, che inizia a correre verso l'argine sinistro, ma non riesce a mettersi in salvo, per pochi metri.

La vittima La vittima, Danilo Zavatta, 55 anni, il cui corpo è stato recuperato ore dopo nello spazio tra argine e corso d'acqua, lascia moglie e una figlia dodicenne. Sulla diga erano in corso verifiche a causa di un'infiltrazione di acqua a terra. Per questo diversi testimoni, tra tecnici, vigili del fuoco e pure giornalisti, erano lì e hanno assistito in diretta alla tragedia. La statale 67 Ravegnana, intanto, è ancora chiusa in quel tratto.

Inchiesta per disastro e omicidio colposo La Procura di Ravenna ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo e disastro colposo sul cedimento della diga-invaso sul fiume Ronco, dove è morto Zavatta. Il fascicolo sarà seguito dal pm di turno Lucrezia Ciriello, che era giunta sul posto per un sopralluogo, e dal procuratore capo Alessandro Mancini.

Intanto, sarà l'Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile a occuparsi degli interventi di ripristino e messa in sicurezza dall'argine lungo il fiume Ronco. Lo ha comunicato la Regione Emilia-Romagna in una nota. A stabilirlo è stato proprio il pubblico ministero che ha provveduto anche al dissequestro dell'area che si trova nei pressi della briglia di San Bartolo. A curare i lavori sarà la stessa Agenzia, con il Servizio Area Romagna. L'assessore regionale alla Protezione civile Paola Gazzolo ha espresso personalmente la vicinanza della Regione ai familiari del collaboratore che ha perso la vita.

Prefettura Ravenna: cantiere già attivato E' stato già attivato il cantiere per avviare i lavori di messa in sicurezza dell'area del cedimento di una diga-invaso nel fiume Ronco, come ha reso noto la prefettura di Ravenna, dove si è tenuta una riunione presieduta dal prefetto Enrico Caterino, con il sindaco di Ravenna e il presidente della Provincia Michele de Pascale, il responsabile regionale Territorio e Protezione civile Mauro Vannoni, forze di polizia e vigili del fuoco, per fare il punto della situazione dopo il parziale crollo della chiusa.

E' prevista la "collocazione di barriere protettive - sottolinea la prefettura - che avranno la funzione di migliorare la regimazione idraulica e ad evitare ulteriori smottamenti che possano pregiudicare l'erosione dell'argine. I lavori, che proseguiranno durante il fine settimana, si presume possano realizzarsi nel giro di alcuni giorni. Al momento la viabilità è interrotta e gli enti interessati, per i profili di competenza, si sono prontamente attivati e stanno valutando ogni possibile soluzione che consenta la riapertura della strada e la ripresa della normale circolazione".