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Caso di razzismo sul Frecciarossa Milano-Trieste: "Vicino a una negra non mi siedo"

Lʼepisodio ha come vittima una studentessa 23enne di origine indiana. A denunciarlo la sua mamma adottiva, che a Tgcom24 afferma: "Eʼ molto addolorata, vuole solo dimenticare"

"Vicino a una negra non mi siedo" e cambia posto.

E' stata questa la reazione di una donna sul Frecciarossa Milano-Trieste del 21 ottobre alla vista della sua compagna di viaggio: una studentessa 23enne di origini indiane di nome Shanthi. A denunciare un nuovo caso di razzismo è la sua mamma adottiva, Paola Crestani, che è anche presidente dell'associazione Ciai per adozioni internazionali. Raggiunta da Tgcom24 la donna riferisce: "Mia figlia è molto addolorata per quanto accaduto e per i commenti che legge su Facebook: ora vuole solo dimenticare".

"La dolcissima ragazza nella foto - scrive mamma Paola in un lungo post di sfogo - è mia figlia. L'ho accompagnata in Stazione Centrale a Milano e ha preso il Frecciarossa in direzione Trieste. Poco dopo mi manda questo messaggio: 'Mi sono seduta al mio posto e la signora vicino a me mi fa: ma lei è in questo posto? E le faccio sì, signora... e lei posso vedere il biglietto... gliel'ho fatto vedere e mi fa ah beh io non voglio stare vicino a una negra e si è spostata... Assurdo'".

Dal racconto della ragazza riferito dalla madre, un giovane avrebbe preso le sue difese. "L'ho subito chiamata - continua la madre - e mi ha raccontato che un ragazzo che aveva assistito alla scena ha preso le sue difese dicendo alla signora di vergognarsi. Dubito che lei lo abbia fatto ma se ne è andata. Come dovrebbero fare tutti i razzisti: andarsene! Perché, che ne siano consapevoli o no, il mondo di oggi e del futuro è questo: un insieme di persone di tutti i colori, di diverse lingue, di culture differenti".

"Non solo nelle strade, negli autobus, nei treni o negli aerei - conclude Crestani - ma anche nel business, nella finanza, nella moda, nelle università, nello sport. Quindi, razzisti, che vi piaccia o no, avete già perso! #norazzismo #nontoccatemimiafiglia #restiamoumani #ilmondodelfuturoeacolori".

La madre a Tgcom24: "Mia figlia vuole solo dimenticare" Raggiunta telefonicamente da Tgcom24, Paola Crestani con amarezza torna sull'episodio che ha visto protagonista sua figlia, giunta nella sua famiglia 21 anni fa dall'India. "Aveva due anni e mezzo quando è arrivata a casa nostra - ricorda, - ma mai si è trovata coinvolta in atti di razzismo così espliciti; magari occhiate storte, persone che si spostano, ma mai un attacco così diretto". Come sta ora sua figlia?, chiediamo. "Di fronte a quelle parole ci è rimasta molto male, ma ora è molto più addolorata per i commenti che legge su Facebook sull'accaduto. Vuole solo dimenticare".