Si potrebbe dire che "tanto va l'orso al miele che ci lascia lo zampino", parafrasando il vecchio adagio su gatto e lardo. Dopo le scorribande notturne del plantigrado, infatti, gli apicoltori della Val d'Ossola hanno trovato sei arnie distrutte e su di esse c'era anche la firma dell'autore: la zampa impressa sull'alveare danneggiato. La polizia provinciale del Verbano-Cusio-Ossola, intervenuta sul posto, ha così fatto avere a Tgcom24 le immagini, compresa la foto dell'orso goloso. L'animale, infatti, nella notte era stato "catturato" dalle fototrappole degli agenti nella fascia montana tra le frazioni di Tappia e Sogno, sulle pendici del Moncucco, ma può continuare a respirare aria di libertà. "Credo che al momento non sia in programma nessuna cattura, mancando i presupposti per eventuali ordinanze di merito", assicura a Tgcom24 il comandante della polizia pronvinciale Vco Riccardo Maccagno. Potrebbe trattarsi dello stesso orso che nel giugno del 2019 era apparso alcuni chilometri più a nord, a Crevoladossola
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