I manifestanti di Muzaffarabad, capitale del Kashmir pakistano, diviso tra Pakistan e India e rivendicato da entrambi nella sua interezza, hanno bruciato un'effigie del primo ministro indiano Narendra Modi
Centinaia di manifestanti sono scesi in strada nel Kashmir amministrato dal Pakistan nel quinto anniversario della decisione dell'India di privare la regione contesa della sua semi-autonomia e di assumerne il controllo diretto. La decisione, che Islamabad sostiene essere unilaterale e in violazione delle risoluzioni delle Nazioni Unite, ha messo a dura prova i legami già tesi tra i due Paesi. I manifestanti di Muzaffarabad, capitale del Kashmir pakistano, diviso tra Pakistan e India e rivendicato da entrambi nella sua interezza, hanno bruciato un'effigie del primo ministro indiano Narendra Modi e bandiere nazionali indiane, giurando di combattere il decreto di Nuova Delhi fino al suo scioglimento.