Marmolada, il glaciologo Frezzotti a Tgcom24: "Crollo imprevedibile, ma attenti in caso di alte temperature"
Il crollo del seracco sulla Marmolada "era imprevedibile, a meno che ci fosse stato un monitoraggio continuo. Quando ci sono temperature così alte, così come quando cʼè pericolo di valanga, bisogna stare attenti". Lo ha detto il glaciologo Massimo Frezzotti a Tgcom24. "In alta montagna, i percorsi che prima erano tranquilli ora possono diventare più pericolosi", ha spiegato, specie "quando le temperature sono non per un giorno ma per un mese" così elevate.
Frezzotti - professore di Geografia fisica e Geomorfologia all'Università Roma Tre - ha poi spiegato le possibili motivazioni del crollo. "Il ghiacciaio della Marmolada si è ritirato dell'80% durante l'ultimo secolo, specie dagli anni Ottanta e con un'accelerazione fortissima dagli anni Duemila. I cambiamenti dovuti all'aumento delle temperature e alla riduzione delle precipitazioni nevose - quest'anno eccezionali - hanno portato un cambiamento della morfologia".
"Se le temperature sono molto alte, c'è una forte fusione di acqua e neve che lubrifica il ghiacciaio. In questo caso, probabilmente, abbiamo avuto anche una formazione di sacche d'acqua nei crepacci presenti, che hanno destabilizzato la fronte facendola crollare". Ma ci potranno essere altri crolli? "Sicuramente, le temperature continuano a essere molto alte e la falesia del seracco è diventata ancora più instabile rispetto a prima", ha affermato.
Quanto inserito fra l'1.00 e le 8.00 verrà moderato a partire dalle ore 8.00
Nessun commento
Metti il tuo like ad un commento
Sarà pubblicato al più presto sul nostro sito, dopo essere stato visionato dalla redazione
Il commento verrà postato sulla tua timeline Facebook
I commenti in questa pagina vengono controllati
Ti invitiamo ad utilizzare un linguaggio rispettoso e non offensivo, anche per le critiche più aspre
In particolare, durante l'azione di monitoraggio, ci riserviamo il diritto di rimuovere i commenti che:
- Non siano pertinenti ai temi trattati nel sito web e nel programma TV
- Abbiano contenuti volgari, osceni o violenti
- Siano intimidatori o diffamanti verso persone, altri utenti, istituzioni e religioni
- Più in generale violino i diritti di terzi
- Promuovano attività illegali
- Promuovano prodotti o servizi commerciali