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Sicilia, un dicembre al gusto di cioccolato

Un itinerario dolcissimo da Ragusa a Modica, da scoprire anche per le loro bellezze architettoniche

Durante la dominazione in Sicilia, gli spagnoli introdussero a Modica  la lavorazione del cioccolato così come l'avevano appresa dagli atzechi.

La ricetta originale, che prevede tra l'altro l'aggiunta di spezie, è ancora utilizzata oggi, e fa del cioccolato medicano una vera prelibatezza, si festeggia ogni anno all'inizio di dicembre con ChocoModica, la kermesse siciliana più golosa, nella splendida cornice barocca del centro storico della città. Tanti gli appuntamenti in palazzi, piazze, edifici barocchi: degustazioni guidate, laboratori e iniziative culturali e didattiche, nonché l'immancabile Chocolate Show, il goloso emporio dedicato al mondo del cioccolato

La festa del cioccolato è un'occasione per scoprire quest'angolo della Sicilia, così caratteristico e affascinante dal punto di vista storico, culturale e architettonico. Il nostro itinerario parte da Ragusa, vero gioiello dell'arte barocca. La cittadina è divisa in due parti, ben distinte: Ragusa Ibla, o Inferiore, con tracciato medievale ed edifici d'aspetto settecentesco, ricostruiti dopo il sisma, e Ragusa Superiore, con la moderna pianta a scacchiera. La centrale Piazza del Duomo è chiusa dall'imponente scenario della Basilica di San Giorgio, una delle massime espressioni dell'architettura sacra barocca. Percorrendo via XXV Aprile si giunge a Piazza Pola, dove sorge la splendida Chiesa di San Giuseppe; continuando, si arriva ai Giardini Iblei, dai quali godere del magnifico panorama dei monti e della valle del fiume Irminio. Nei pressi del giardino pubblico si trova il Portale di San Giorgio, in stile gotico- catalano, unico ricordo della chiesa distrutta dal terremoto; poco distante sorge la Chiesa di Santa Maria delle Scale. Dal terrazzo antistante la chiesa percorriamo la scalinata che conduce a Ragusa lbla, con la settecentesca Chiesa di Santa Maria dell'Idria e Palazzo Cosentini. Merita una visita la Cattedrale di San Giovanni, nella piazza omonima, caratterizzata dal bel campanile a cuspide.

Lo splendore barocco di Modica - Lasciamo Ragusa per scopire Modica, dichiarata Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO. Anche questa splendida cittadina è suddivisa in due aree differenti: Modica Alta, con gli edifici arrampicati sulla montagna, e Modica Bassa, nella valle sottostante. La visita inizia da Piazza Municipio, con la rupe del Castello e la torre dell'orologio; si notano l'ex Convento di S. Domenico e l'omonima Chiesa. Proseguendo lungo Corso Umberto, incontriamo la Chiesa di San Pietro, e, a pochi passi, Palazzo Tedeschi, con eleganti decori scolpiti. A seguire, la Chiesa di S. Maria del Soccorso, edificata nel 1630 dai Gesuiti, e il raffinato Palazzo Manenti. Duecentocinquanta scalini ci portano a Modica Alta, accompagnandoci fino alla Chiesa di S. Giorgio, capolavoro del barocco ibleo. Proseguendo lungo i tornanti fino a Corso Crispi, giungiamo al suggestivo quartiere dello Sbalzo, con le caratteristiche abitazioni scavate nella roccia, un tempo dimora delle famiglie contadine.

La casa di Quasimodo - Nacque a Modica nel 1901 il Premio Nobel per la Letteratura Salvatore Quasimodo, grande poeta, traduttore e critico letterario, esponente del movimento letterario dell'Ermetismo. La sua casa natale, visitabile, si trova in via Posterla. Qui il tempo pare essersi fermato al primo Novecento, un'impressione a cui contribuiscono gli arredi, in gran parte originali. Il locale più affascinante della casa è la “stanza della poesia”: alle pareti sono appese formelle in maiolica con i versi dell'autore dell'indimenticata “Ed è subito sera”.

Per maggiori informazioni: www.ragusaturismo.it