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Il Palio dei Somari di Torrita di Siena

Una festa di antiche origini, in onore di San Giuseppe

Palio dei somari, foto Michele Bindi, Tottita di Siena
dal-web

L'antico borgo di Torrita di Siena, in Toscana, celebra la 57esima edizione del tradizionale Palio dei Somari, un momento di festa dedicata a San Giuseppe.

Il Palio si corre ogni anno la domenica seguente alla festa del patrono, quindi,

quest'anno il 23 marzo,

ma il calendario di eventi

entra nel vivo già sabato 15

con le prime suggestive manifestazioni.

La manifestazione è nata nel 1966,

sotto forma di festa popolare in onore di San Giuseppe, protettore dei falegnami, dato che la lavorazione del legno è un'attività molto diffusa in zona. La ricorrenza doveva anche fungere da elemento di richiamo per riportare in paese, almeno per qualche giorno, le persone costrette ad emigrare dalla zona in cerca di lavoro. La festa si è proposta fin dall'inizio come celebrazione della semplicità del lavoro umano e della fatica legata ad esso: l'asino è stato scelto come simbolo della festa e come protagonista del Palio, perché questo animale incarna a perfezione queste caratteristiche.

Il Palio si disputa tra otto contrade,

ciascuna delle quali ha propri stendardi, stemmi, colori e figuranti: tra questi ci sono alcuni personaggi che risalgono al XIV secolo, tutti vestiti con ricchi e preziosi costumi ricamati. Tra loro ci sono la dama, il principe, l'alfiere, l'armato, i paggett e il dotto, accompagnati da sbandieratori e tamburini.
Palio dei Somari, Torrita di Siena
dal-web


Sabato 15 marzo

viene aperto il mercato medievale nelle vie del centro storico e sono in programma alcuni spettacoli serali con musica e giocoleria.

Domenica 16

si svolge invece la Festa della bandiera, con esibizioni di sbandieratori e tamburini provenienti da tutta Italia. Nel pomeriggio, a partire dalle 16.30 in piazza Matteotti si esibiscono gli allievi delle scuole sbandieratori e tamburini, mentre la sera, sempre in piazza Matteotti, si svolge la Festa "Ignis", uno spettacolo di fuoco medievale.

Nei due giorni che precedono il Palio,

le sedi delle contrade ospitano le cene propiziatorie, mentre il sabato, vigilia della gara, si tiene il Banchetto Medioevale di primavera, seguito dalla benedizione del palio e, in notturna, una gara a coppie tra gli sbandieratori e i tamburini delle otto contrade.

Il Palio si corre nel pomeriggio di domenica 23 marzo.

In mattinata si svolge la Santa Messa, seguita dal Corteo Storico, con tutti i contradaioli. Nel pomeriggio ci si trasferisce sul campo di gara, ospitato nello spiazzo del Gioco del Pallone, esterno all'antica cinta muraria della città. Alle 15.30 il palio e le contrade fanno il loro ingresso in campo: seguono le esibizioni dei tamburini e degli sbandieratori e la premiazione dei vincitori della gara a coppie. Quindi gli asini cominciano a gareggiare a coppie, in quattro successive batterie eliminatorie. L'abbinamento degli animali alle rispettive contrade avviene nei giorni precedenti alla corsa, con un pubblico sorteggio. Le quattro contrade che superano il turno partecipano alla finale mentre le quattro sconfitte si sfidano in una batteria di recupero: la vincitrice si unisce alle altre nella corsa finale, disputata su tre giri di pista. La contrada vincitrice ha come premio il drappo dipinto, che viene trasportato insieme al fantino nella sede della relativa contrada.

Le informazioni e il programma sono a disposizione sul sito internet. www.paliodeisomari.it/
Per conoscere le condizioni del tempo in tempo reale in occasione della festa, visita www.meteo.it.