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Veneto: splendidi itinerari per cicloturisti

Alla scoperta delle radici rurali della regione e alle sue innumerevoli meraviglie naturali

Il "golf del terzo millennio", ovvero il cicloturismo – comunica l'Enit - ha generato in Europa un indotto di oltre 44 miliardi di euro grazie anche a una folla di appassionati con redditi mediamente di fascia alta.

Attraverso questo sport si promuvono le magnifiche zone rurali del Veneto, anche grazie a una particolare azione di sostegno delle ciclovie da parte del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Regione del Veneto. Ciò consente ai cicloturisti di girare per la regione gustando nel modo più green i paesaggi più belli e interessanti anche dal punto di vista della produzione enogastronomica. Di seguito ecco le ciclovie del Veneto.

Ciclovia della Sinistra Piave - La “Ciclovia della Sinistra Piave” attraversa i territori comunali di Lentiai, Mel, Trichiana, Limana, Belluno e Ponte nelle Alpi, mettendo in connessione il territorio in sinistra Piave con la lunga Via delle Dolomiti e la Venezia - Monaco. Si parla di un itinerario ciclabile complessivo di 40 km attraverso i paesaggi agricoli lungo la sponda sinistra del fiume Piave, con scorci di notevole pregio. Sono stati collegati e riqualificati tratti già esistenti tra Belluno e Feltre creando una via nuova per gli amanti del cicloturismo "lento".

La Via del mare parte dal Polesine - L'itinerario cicloturistico “I3 - Via del mare” regala agli appassionati un percorso unico, sospeso tra le acque di fiume, laguna e mare. Numerosi i punti di interesse in questo percorso : dopo aver percorso il Canale Adigetto e Canalbianco, a Guarda Veneta si sale sull'argine sinistro del fiume Po. Dalle possenti arginature lo sguardo spazia dal paesaggio rurale punteggiato di numerosi oratori alle golene del fiume, ricche di vegetazione e avifauna. Seguendo il fiume si arriva ad Adria, città etrusca-romana sede del Museo Archeologico Nazionale, e si ha accesso alla zona, davvero unica, del delta del Po, ricca di una fauna unica, come ad esempio i fenicotteri rosa. La strada prosegue verso Rosolina Mare dove è possibile visitare il paesaggio dunale-costiero del Giardino Botanico di Porto Caleri, e attraversando l'Adige, arriva a Chioggia.

Dall'Adige al Po - Il ciclopercorso che collega l'Adige al Po regala un viaggio nel tempo, raccontando l'evoluzione del rapporto tra uomo e natura, andando da zone dove quest'ultima prevale rigogliosa, alle splendide ville venete, testimonianza della ricchezza di storia della zona. Si parte da Barbuglio (Lendinara) a Polesella toccando la città di Lendinara, Fratta Polesine e Arquà Polesine per poi arrivare alle rive del fiume Po.

Valpolicella e Valdadige in bici - La Valpolicella è conosciuta agli amanti dell'enogastronomia e "inizia" a nord della città di Verona, giungendo fino alle Prealpi veronesi. I comuni che stanno portando avanti il progetto sono il capofila Negrar e i comuni di Dolcé, Fumane, Marano di Valpolicella, Sant'Anna d'Alfaedo e S. Ambrogio di Valpolicella, nella certezza delle potenzialità di questo territorio collinare dominato da vigneti, olivi e ciliegi. A fine intervento la zona avrà circa 200 km di percorsi cicloturistici all'avanguardia, con segnaletica orizzontale e verticale, aree di sosta e bacheche informative di valorizzazione del territorio e delle sue bellezze, tra cui chiese e ville storiche.

Il fascino impervio della ciclovia dell'Astico - L'Astico è un torrente che attraversa numerosi comuni, in un percorso ricco di storia. La partenza è a Lastebasse, tra l'Altopiano di Tonezza e di Asiago, per poi giungere a un vero e proprio canyon dove il torrente forma una baia, la Pria, presso il comune di Arsiero. Tra gli alti comuni sul percorso citiamo Cogollo del Cengio, con la splendida chiesa benedettina di Sant'Agata e il torrione del Caldogno. Un altro tratto molto suggestivo è la strada del trenino Piovene - Arsiero, molto amata dai cicloturisti e dagli amanti delle lunghe passeggiate. Il percorso, passando da Piovene e Santorso, si conclude presso l'Oasi Rossi, con il parco, il farfallario, l'area ristoro. 

“We love bikers”: pedalando tra i Colli Euganei - Il nome di questo percorso, "We Love Bikers", dice tutto: nasce da un progetto che mira alla promozione di un turismo “green” e della bike economy. Il percorso passa per i comuni di Este, Sant'Elena, Ospedaletto Euganeo, Ponso, Barbona, Vighizzolo d'Este e Villa Estense, che si stanno attrezzando, con “Bikers Point”, micro-officine selfservice nonché info-point. Una idea interessante è quella di collocare questi Bikers point in corrispondenza di snodi con altri percorsi, quali l'Anello dei Colli Euganei e l'Anello delle Città murate.

Il Giratagliamento, dal fiume alle spiagge - “GiraTagliamentoè un percorso ciclopedonale di 45 km prevalentemente su sterrato. Collega il Faro di Bibione, sulla foce del Tagliamento, al Bosco di Alvisopoli nel comune di Fossalta di Portogruaro, e corre lungo gli argini del Tagliamento. Anche in questo percorso è la natura a dare emozioni uniche, ma non mancano monumenti e luoghi di interesse, sia antichi che moderni: il caratteristico faro nel comune di S. Michele al Tagliamento,la vicina Villa Ivancich, i bunker eredità della guerra fredda, la cartiera di Villanova, Villa Mocenigo e i Prati delle Pars nel comune di Teglio Veneto.

La via delle Dolomiti e la parete della Val Gallina - Ci troviamo di fronte a una vera ciclostrada, che consente di partire da Monaco di Baviera e giungere a Venezia. Già utilizzata per l'addestramento degli uomini del Corpo Alpino dalla fine degli anni '40, rappresentata ancora oggi per gli appassionati rocciatori un vero e proprio "unicum", che consente di sperimentare tutte le tecniche di arrampicata e le manovre di corda.

Per maggiori informazioni: Gruppi di Azione Locale