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Rovereto, crocevia di culture e di passioni

A spasso e in bici nel bel paesaggio

Rovereto, crocevia di culture e di passioni - foto 1
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E' un fine settimana rigenerante quello che si può vivere a Rovereto, crocevia di culture, piccola città incastonata fra la pianura e il lago di Garda, pascoli prealpini, vigneti a fondovalle e scorci delle vette alpine: tanti buoni motivi per “cambiare aria” proprio qui nella città della quercia (questa l'etimologia di Rovereto, dal latino Roboretum, selva di querce).

Rovereto, crocevia di culture e di passioni

All'arrivo a Rovereto il nostro viaggiatore sarà accolto dai cento rintocchi della campana più grande del mondo che suoni a distesa, la Campana dei Caduti. E' emozionante. Fusa con il bronzo dei cannoni delle nazioni partecipanti alla prima guerra mondiale, ogni sera al tramonto ribadisce il suo monito di pace universale. Per questo Rovereto è Città della Pace.

Passeggiare nel centro a piedi senza meta è un piacere. Piccola ma accogliente è la piazza delle Erbe, che si immette nella attigua via dei Portici, stretta, avvolgente; qui si trova uno dei più interessanti musei della città ed unicum in Italia: la Casa D'Arte Futurista Depero, unico esempio di museo futurista del nostro paese. Non lontano c'è la chiesa di San Marco, nota perché fu palcoscenico del primo concerto in Italia di Wolfgang Amadeus Mozart, nel 1769, che nei dintorni di Rovereto soggiornò più volte.

Al calare della sera il nostro viaggiatore potrà trovare alloggio direttamente in centro, al Nerocubo (www.nerocubohotel.it), in posizione strategica a pochi metri dalla pista ciclabile “via Claudia Augusta” o anche chiamata “pista Adige”, seguendo la quale si può raggiungere il Lago di Garda. Oppure per chi ama la suggestione del lago, il Park Hotel Imperial di Limone sul Garda è il posto giusto per alloggiare godendo del clima mite e salubre dato dalla distesa d'acqua lenta e dal meraviglioso giardino mediterraneo con palme, agrumi, olivi, agavi (www.parkhotelimperial.it), decisamente romantico. Per la cena il nostro viaggiatore può deliziarsi dei piatti tradizionali preparati con ingredienti biologici o del territorio al ristorante Antica Gardumo, locale antico ristrutturato mantenendo pietre e travi di legno (www.anticagardumo.it). Invece in centro a Rovereto è da segnalare un ristorante innovativo, Al Silenzio, dove si gusta il sushi di pesce di lago, il sushi vegano, varietà di hamburger gourmet e tapas, o ancora piatti dalle presentazioni spettacolari (www.al-silenzio.it). Al risveglio il nostro viaggiatore dovrà farsi coccolare nel Centro Tao, la moderna medical spa che attraverso la millenaria medicina tradizionale cinese e le più innovative applicazioni mediche occidentali permette di ritrovare l'equilibrio fisico e mentale (www.centrotao.it).

Poi si riparte in bici (o per la prima parte in auto) facendo qualche tappa prima di rientrare a Rovereto. Prima di tutto saltiamo indietro nel tempo di 200 milioni di anni. Nella zona dei Lavini di Marco da vedere ci sono centinaia di impronte fossili di dinosauri formatesi nel Giurassico, quando la Valle dell'Adige era una vasta piana fangosa. Impressionante. Ancora dal passato, dal Medioevo stavolta, ci giunge un castello che svetta tra i vigneti di Sabbionara d'Avio. E' il Castello di Avio, uno dei più noti, antichi e impressionanti monumenti fortificati del Trentino con il mastio, la poderosa cinta muraria e le cinque torri che si scorgono da lontano. I tanti affreschi del castello raccontano l'amore ed anche episodi di battaglie antiche.

Intorno al castello le distese di vigneti proseguono a perdita d'occhio; non distante dal castello si coltiva un antichissimo vitigno, l'Enantio, che già Plinio il vecchio nel I secolo d.C. citava. Per assaggiare il prodotto di questo frutto basterà prenotare una degustazione alla cantina Bongiovanni, sulla strada che da Rovereto porta al Lago di Garda, dove si assaggerà anche il Marzemino, il rosso autoctono che pure Mozart apprezzava, oppure il Pinot grigio o il metodo classico (tel. 0464 684388).

Il nostro viaggiatore a questo punto rientrerà nel centro di Rovereto per percorrere un viaggio ideale nelle diverse epoche storiche attraversate dalla città: dopo il Castello di Avio anche le mura di Castelbarco sono esempio del Medioevo, mentre riconosciamo la dominazione della Serenissima nella casa del Podestà, il Settecento vive ancora nei palazzi del Corso Bettini come l'Accademia degli Agiati, la Biblioteca civica, il palazzo dell'Annona, e soprattutto il Teatro Zandonai; fu questo il primo teatro del Trentino, un vero e proprio scrigno artistico espressione del fermento culturale aristocratico e borghese del tempo, inaugurato nel 1784 con l'opera buffa “Giannina e Bernardone” di Domenico Cimarosa. Il Castello di Rovereto conserva invece memorie della Prima guerra mondiale.

L'anima moderna di Rovereto sta nel MART, imperdibile, uno dei musei d'arte moderna e contemporanea più importanti d'Italia, dove sotto la avveniristica cupola in vetro e acciaio si posso scoprire tutti i maggiori movimenti del secolo scorso: Futurismo, Novecento, Metafisica, Astrattismo, Pop Art, Arte Povera fino alle esperienze artistiche più contemporanee (ingresso scontato ai possessori di Trento Rovereto Card per i trasporti).

Per pranzo da provare la cucina vegetariana e vegana all'indirizzo di piazza Malfatti, in centro a Rovereto, all'Orto di Pitagora (tel. 0464432811).
Ulteriori informazioni su www.visitrovereto.it