Mugello: terra di Giotto e dei Medici
La Toscana tra castelli, pievi, resort e tradizione
Un salotto dove trovar pace e piacere: il Mugello è una meta elegante e ricercata, immersa com'è nel verde delle colline sopra Firenze, dove trova facilmente rifugio il viaggiatore in cerca di spunti culturali, storie appassionanti, cucina genuina tradizionale e benessere di livello. Sono questi i paesaggi nei quali è nato e cresciuto Giotto, queste le campagne dove Lorenzo de' Medici amava trascorrere il tempo libero; le loro tracce sono disseminate ovunque.
Tutte le informazioni per organizzare il viaggio sono disponibili su www.mugellotoscana.it.
Il nostro punto di partenza è Firenze; il viaggiatore imbocca la via Bolognese (SS65). 15 chilometri dopo essere usciti dal tessuto urbano si arriva a Pratolino, dove sorge Villa Demidoff (fu dimora medicea demolita nell'Ottocento e ricostruita dalla famiglia russa di cui oggi porta il nome) che merita una visita per il grande giardino all'inglese, arricchito da grotte, fontane e sculture d'eccezione, come l' ”Appenino” del Giambologna. Si prosegue sulla strada poco trafficata che scollina dolcemente e si apre a panorami lussureggianti, qua e là interrotti da tracce bianche delle recenti nevicate. E' nei boschi che, percorrendo curva dopo curva, vediamo vaste distese di castagneti e marroneti, dove nascono frutti pregiati del territorio come i marroni del Mugello IGP, i funghi, i tartufi: si tratta solo di alcuni dei prodotti che rendono unica la tavola tradizionale mugellana.
Ripreso il viaggio, si procede sulla strada SS551 in direzione Vicchio. Da visitare la casa di Giotto, un sobrio edificio medievale situato sull'incantevole colle di Vespignano (informazioni allo 0558439225) e la casa di Benvenuto Cellini, in pieno centro, nel corso del Popolo. Avendo un po' di tempo per una deviazione, potremmo visitare la Pieve di San Lorenzo a Borgo San Lorenzo, un importante edificio romanico che conserva una Madonna attribuita a Giotto (per informazioni e orari tel. 0558459295).
Dal paese, con una breve passeggiata a piedi si può raggiungere il Lago di Montelleri, un luogo suggestivo circondato da un parco, area attrezzata per pic nic e spazio giochi per bambini (il Mini Parco Avventura sugli Alberi) oltre a percorsi trekking e per mountain bike.
Quando i dodici rintocchi delle campane della chiesa di San Giovanni Battista di Vicchio (dai preziosi dipinti cinquecenteschi del Ghirlandaio e di Filippo Lippi) segneranno il mezzodì, si dovrà prendere in considerazione di fermarsi a provare i tortelli di patate con sugo di selvaggina oppure con i funghi, e a seguire gli umidi di cinghiale o la più semplice bistecca alla fiorentina di carni locali, specialità che si gustano piacevolmente nelle piccole osterie del paese, come la Casa del Prosciutto a Ponte a Vicchio.
E poi di nuovo in moto verso Barberino di Mugello, ultima tappa dell'itinerario, percorrendo un tratto della via Faentina fino alla loclaità Cafaggiolo; all'improvviso si impone allo sguardo la Villa di Cafaggiolo, dimora realizzata da Michelozzo per la famiglia de' Medici nel 1451 e ricordata da Lorenzo il Magnifico come una delle sue predilette. Nella villa si tenevano lieti incontri di gentildonne e artisti, mercanti, letterati, principi e papi, vi si organizzavano battute di caccia e simposi, come fu nella migliore tradizione medicea. Ancora oggi vi si conservano arredi originali di gran pregio.
La strada procede in mezzo a pianure verdi finché non ricomincia a salire per costeggiare, alta e panoramica, il nebbioso Lago di Bilancino. Sul lago, un bacino di origine artificiale, si svolgono numerose manifestazioni sportive; sulla sponda nord-est, nell'Oasi naturalistica WWF di Gabbianello, si pratica il birdwatching, essendo l'area frequentata da cicogna bianca, gru, cavaliere d'Italia, ed altre specie rare di volatili. Da vedere nel centro di Barberino il Loggiato Mediceo, costruito per volontà dei Medici perché fungesse da mercato coperto; e il Palazzo Pretorio, risalente al XV secolo ma restaurato in stile neomedievale nel XIX secolo. Vi si possono ammirare gli stemmi dei podestà di Barberino che campeggiano sulla facciata. Meritano una breve visita anche la Pieve di san Gavino Adimari, una struttura dell'XI secolo, e la quattrocentesca Chiesa di Sant'Andrea a Camoggiano.
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