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Unesco: quattro nuove meraviglie del mondo

Si trovano in Iran, in Ciad, in Sudan, in Asia Centrale: zone di grande bellezza fuori dai circuiti turistici usuali

La quarantesima sessione del Comitato del Patrimonio Mondiale dell'Unesco tenutasi recentemente in Turchia ha decretato l'inclusione di quindici nuovi siti, culturali e naturali, all'interno della sua prestigiosa lista.

Tra essi, il deserto di Dasht-e Lut in Iran, il Mar Rosso sudanese, la catena montuosa del Tian Shan in Asia Centrale, il massiccio dell'Ennedi in Ciad.

Questi quattro luoghi, di incredibile spettacolarità e quasi inviolati, possono essere raggiunti con alcune spedizioni organizzate dal tour operator I Viaggi di Maurizio Levi

Tian Shan, tra laghi e giacciai - La lista dei patrimoni naturali appena inclusi vanta la catena montuosa del Tian Shan che si sviluppa lungo i confini del Kazakistan, Kyrghizistan e la provincia cinese del Xinkiang. Pur essendo meno conosciuta di altre catene montuose è lunga oltre 2500 km e le sue vette più alte sono il Pik Pobedy (7.439 m) e il Khan Tengri (7.010 m). Dal 1900 al 1930 ci furono alcune spedizioni alpinistiche ma successivamente la zona fu dichiarata off-limits dai russi e fino alla caduta dell'Impero Russo nel 1991 a nessuno straniero fu concesso di arrivarci. La latitudine più settentrionale rispetto a quella delle altre catene dell'Asia Centrale fa sì che i suoi ghiacciai siano più possenti e spettacolari: in particolare il ghiacciaio Inylchek, dove si sviluppa il percorso proposto da Viaggi Levi, è uno dei più lunghi al mondo (circa 62 km). Partenza prevista per l'estate 2017.

Le cattedrali di roccia del Ciad - Nel massiccio dell'Ennedi (Ciad) le bizzarre e imponenti formazioni di arenaria color ocra danno vita ad un dedalo di canyon, gole e cattedrali di roccia. Queste valli desertiche furono intensamente abitate dall'uomo preistorico e numerosi sono i ripari dove si trovano le testimonianze della loro presenza: pitture e incisioni rupestri, diffuse in tutta la regione dell'Archei, di raffinata qualità che mostrano gli animali e scene di vita quotidiana, considerate tra le testimonianze più importanti della preistoria; magnifiche per la loro raffinatezza ed inestimabile valore di documento della vita di uomini e animali in questa grande regione del Sahara centro meridionale.

Il grande deserto iraniano - Il meraviglioso Dasht-e Lut, il più ampio deserto iraniano, da scoprirsi con una splendida spedizione tra  dune stellari. Si tratta di un luogo fino a pochi anni fa assolutamente inviolato, la cui traversata è un'esperienza ineludibile per gli amanti e conoscitori di deserti. Come in tutti i deserti, anche nel Dasht-e Lut i paesaggi cambiano in continuazione e offrono una serie di sorprendenti scenari: imponenti formazioni d'argilla (kalout) indurite dal sale e modellate dal vento che si perdono all'orizzonte; grandi dune di sabbia arancione che superano i 500 metri d'altezza (le più alte del mondo); immense vallate ricoperte di ghiaia vulcanica, sale e gesso. Partenze il 25 ottobre e il 27 dicembre 2016.

I fondali corallini più spettacolari - Lo spettacolare Mar Rosso sudanese entra a far parte della prestigiosa lista con l'inserimento del Parco Nazionale Marino di Sanganeb e la baia Dungonab e il Parco Nazionale Marino dell'Isola di Mukkawar. Un paradiso marino da scoprirsi navigando su di un confortevole caicco tra isolotti selvaggi dalle spiagge bianchissime e reef ricchi di coralli che, secondo l'esploratore sottomarino Jaques Cousteau, è tra i più belli del mondo. Qui l'attività di snorkeling è un'esperienza davvero imperdibile, si incontrano infatti pesci tropicali di tutti i colori e di tutte le dimensioni. Particolarmente spettacolare è il faro di Sanganeb che si innalza su di un reef in mezzo ad un mare con stupefacenti colori. E' previsto  un itinerario che si snoda tra il Mar Rosso e il deserto nubiano, un'occasione imperdibile per scoprire i due volti del Sudan, con Partenza il 13 marzo 2017.