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Un Capodanno diverso? Quello del Sol Levante

Tra cibi inconsueti e arte raffinata tre giorni straordinari per un ritorno alle tradizioni

Tokyo, la metropoli che unisce tradizione e innovazione, è una meta appassionante per trascorrere un capodanno speciale.

La città, che di per sé è un capolavoro di innovazione, offre anche molti aspetti culturali della tradizione durante tutto l'anno e in particolar modo in questo periodo, molto significativo per i giapponesi.

Infatti se il capodanno è in Occidente è tutto all'insegna delle Feste per l'anno nuovo, in Giappone e anche nella capitale, Tokyo, assume una diversa connotazione, poiché è una festa dedicata alla famiglia e alla tradizione.

Riso e spaghetti - Il cibo è una delle componenti fondamentali del capodanno giapponese. Fondamento di questa tradizione è la cucina osechi, che porta un significato simbolico e si assapora solo in questo periodo dell'anno. Un altro alimento simbolo del Capodanno, che si gusta proprio alla vigilia, è la toshikosi-soba (letteralmente “la soba del passaggio d'anno”) che ha vari significati tra cui lo scacciare la cattiva sorte e augurare lunga vita (lunga come gli spaghetti stessi). Altro simbolo del capodanno è il riso, nella variante mochi, una pietanza di riso glutinoso tritato e pestato per formare delle polpettine tonde e morbide. Non solo fa parte della cucina osechi, e dunque si gusta durante le festività, ma il capodanno è anche occasione per prepararlo alla tradizionale maniera.

La visita ai santuari - Molte sono anche le attività tradizionali che è possibile provare all'inizio dell'anno nuovo. Dopo aver gustato la soba, a partire dalla mezzanotte del 31 dicembre fino a tutta la mattinata del 1 gennaio, numerosi sono i giapponesi che visitano i santuari shinto e templi buddhisti più importanti della città come il Santuario di Kanda-Myojin, il tempio Senso-ji e il santuario Yushima Tenjin. In giro per la città sarà possibile osservare alcuni giapponesi che si recano per l'occasione nei luoghi di culto indossando il kimono tradizionale.

La danza della volpe - Per gli amanti dell'arte tradizionale giapponese ukiyo-e, il Sumida Hokusai Museum, dedicato all'iconico artista Katsushika Hokusai, organizza una mostra (escluso il periodo dal 29 dicembre all'1 gennaio) che raccoglie le opere del maestro a tema “divinità”, anche per festeggiare il primo anno dall'apertura della struttura. Il giorno 3 gennaio il museo ospita anche una rievocazione della storica kitsune-odori, la “danza della volpe”, un'antica danza tipica del periodo Edo, che si danzava a Tokyo in parata alla vigilia del capodanno con un accompagnamento musicale per le strade della città, e che l'artista Hokusai stesso ha ritratto nelle sue “Illustrazioni delle rive del fiume Sumida”.

Per maggiori informazioni: www.gotokyo.org