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In India per la festa più grande del mondo

Tra fantastici templi, statue colossali, santoni e mistici e bagni purificatori, la colorata religiosità di una terra strabiliante

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La religione induista risulta essere quella con il pantheon più affollato di divinità, e quindi l'India si presenta come la nazione con il maggior numero di feste religiose in assoluto. Tra tutte però, per la sbalorditiva partecipazione, spicca il Kumbh Mela (alla lettera festa delle anfore), una manifestazione che comincerà il 18 agosto e che è poco conosciuta in occidente ma capace di richiamare per un mese intero ogni tre anni decine e decine di milioni di fedeli, facendone la festa religiosa più affollata del pianeta.

In India per la festa più grande del mondo

Non è facile smuovere tante persone in una terra così povera e vasta come l'India, ma i tradizionali bagni purificatori nei sacri fiumi in precisi momenti astrologicamente propizi (Giove in Acquario e Sole in Ariete) – essenza clou dei Kumbh Mela – sembrano riuscirci egregiamente, grazie anche al fatto che le sacre abluzioni sono capaci di cancellare non soltanto i peccati commessi nella propria vita, ma pure tutti quelli compiuti dalle 88 generazioni precedenti. E' quindi la garanzia del paradiso a mettere in moto non soltanto asceti e guru, santoni e mistici, ma anche fedeli di ogni casta e censo, da ogni angolo del paese, per giungere all'appuntamento con ogni mezzo possibile, piedi compresi, gli uni a fianco degli altri, sorretti dalla stessa fede. La cerimonia svoltasi nel 2001 ad Allahabad, grazie ad un favorevole allineamento astrale realizzabile soltanto ogni 144 anni, vide la partecipazione di non meno di 60 milioni di persone, quella del 2013 tra 80 e 100 milioni.

Un viaggio nell'India misteriosa - Il prossimo Khumbh Mela si svolgerà tra metà agosto e fine settembre 2015 a Trimbakeshawar, città santa alle sorgenti del fiume Godavari (secondo per lunghezza in India dopo il Gange) a 38 km da Nashik nel Maharashtra, famosa per i tempi hindu sacri a Shiva.e per i monasteri ipogei buddisti del II sec. La partecipazione al Khumb Mela di Nashik può costituire un'ottima occasione per andare alla scoperta del Maharashtra settentrionale e del Madhya Pradesh occidentale, due degli stati dell'India centrale meno battuti dal turismo. Tappe salienti di questo itinerario sono Sanchi con il suo enorme stupa buddista (monumento che coserva reluquie sacre) risalente al 262 a.C., Bhimbetka con le sue 600 grotte artificiali nascoste in una foresta di teak e sal, metà delle quali decorate da pregevoli pitture rupestri preistoriche. I Viaggi di Maurizio Levi, operatore turistico propone, dal 18 agosto all'8 settembre, due settimane alla scoperta dell'India sullo sfondo di questo evento di portata planetaria.

Tutto il fascino di una storia poco conosciuta - Ecco poi Ujjain, una delle quattro città sante del Kumbh Mela famosa per il grande tempio di Shiva contenente uno dei 12 lingam divini, e Mandu, villaggio montano che ospita raffinati edifici in stile afgano del XV-XVI sec. Si prosegue con Maheshwar, città antichissima citata in entrambi i poemi epici hindu, famosa per i suoi raffinati tessuti e gli eleganti sari, Omkareshwar, dove i sadhu convergono in pellegrinaggio per il suo singolare tempio a forma di grotta, e poi Ajanta, sito archeologico del Maharashtra protetto dall'Unesco per le sue trenta cavità artificiali impreziosite da pitture e decorazioni scultoree perfettamente conservate. Infine Ellora, altro sito Unesco dove per cinque secoli tra 600 e 1.000 monaci buddisti, hinduisti e jainisti hanno scavato nella roccia monasteri, templi e cappelle sul fianco di una scarpata, decorati con immagini di rara bellezza. La grotta 16 contiene la maggior scultura monolitica del mondo, una statua di Shiva realizzata nella roccia da 7.000 operai in un arco di tempo di 150 anni.