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Ponza, storia affascinante e spiagge da sogno

Nellʼarcipelago delle Pontine, lʼisola dai paesaggi mozzafiato: archi naturali, rocce a strapiombo e faraglioni. E una storia affascinante

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Nell'azzurro del mar Tirreno, ad una trentina di chilometri dalla costa laziale, ecco la spettacolare isola di Ponza, una perla piena di tesori archeologici e naturali nell'arcipelago delle Pontine. L'origine vulcanica dell'isola ne ha modellato il territorio, rendendola unica: le sue spiagge frastagliate, per lo più rocciose, si affacciano al mare creando paesaggi mozzafiato, con archi naturali, rocce a strapiombo e faraglioni che emergono in superficie .

Ponza, storia affascinante e spiagge da sogno

La natura, i paesaggi ed il mare sono i protagonisti indiscussi di Ponza. Ci sono spiagge e calette per ogni esigenza: la più famosa è la spiaggia di Chiaia di Luna, lunga e sabbiosa, circondata da una falesia chiarissima. Sulla costa occidentale di Ponza, si trova poi Cala Feola, un vero e proprio angolo di paradiso. Riparata dalle colline, la spiaggia ha un mare limpido e cristallino ed una splendida vista panoramica, oltre a delle incredibili piscine naturali. Particolari sono le sue numerose Case Tartufo, con i tetti a cupola, intagliate nella roccia dai primi coloni e perfettamente conservate.

Storia e nightlife - Le Grotte di Pilato si presentano come un dedalo di cunicoli collegati con il mare scavati nel banco roccioso, a sud est del porto. All'interno di queste si possono ancora contemplare delle vere e proprie vasche intagliate nella roccia, risalenti al I secolo a.C. Per i meno temerari c'è infine la spiaggia di Frontone, facilmente raggiungibile. Attrezzata con ombrelloni e sdraio di giorno, la sera si anima e ospita feste e musica, diventando il fulcro della nightlife dell'isola.

Il paese dei Borboni - Il fulcro dell'isola è il paese di Ponza, che si dispone ad anfiteatro intorno al suo porto, creando un paesaggio spettacolare e romantico, offrendo il suo profilo migliore al tramonto. Camminando per il centro si possono ammirare le architetture semplici ma eleganti delle case: tetti a botte sovrastano delle facciate color pastello che si intonano alla perfezione con l'azzurro del mare. Una delle attrazioni più suggestive di Ponza è sicuramente il Porto Borbonico, attorno a cui sviluppa il centro abitato. Passeggiandoci, si possono contemplare le spettacolari banchine, con il molo Musco, che giunge fino al faro, e il Tenente di Fazio, che arriva invece a Punta Bianca, unica via d'accesso dal porto alla città. Il paese offre numerosi ristoranti e locali, per gustare la deliziosa cucina locale, perlopiù di pesce, accompagnando i pasti con il delizioso vino autoctono, il famoso Fieno di Ponza.

Fondali, necropoli e grotte – Per gli amanti dell'osservazione subacquea, è imperdibile l'istmo sommerso che unisce Ponza a Zannone: le due isole pontine sono infatti le punte emerse di un unico plateau roccioso che offre uno spettacolo subacqueo unico. I fondali di Ponza sono l'ideale anche per chi ama l'archeologia: custodiscono tesori rimasti intrappolati nel corso dei secoli, da navi romane a piroscafi affondati durante la Seconda Guerra Mondiale. Sulla terraferma si trovano poi le suggestive necropoli del Bagno Vecchio e la suggestiva villa di Santa Maria. Grazie a dei lavori di ristrutturazione ora è visitabile anche la cisterna romana di Dragonara: scavata nel tufo dell'isola in epoca romana, permetteva di raccogliere fino a 6.000 metri cubi d'acqua.

L'Alcatraz laziale – Ponza è sempre stata importante per la sua posizione strategica. I Romani la utilizzavano come luogo di confino: ci venne relegato perfino Papa Silverio, poi divenuto patrono dell'isola. Nel settecento furono i Borboni a riportare queste isole allo splendore, incentivandone l'immigrazione dalle zone vicine, al fine di ripopolarle e costruendo edifici ed opere pubbliche, tra cui il caratteristico porto semicircolare. Nel 1928 il regime fascista ricalcò l'utilizzo romano dell'isola, usandola nuovamente come luogo di esilio, salvo poi ospitare in prigionia anche lo stesso Mussolini nell'estate del 1943.

Per informazioni: www.prolocodiponza.it

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