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Perle di Provenza: Hyères e l'Arcipelago d'Oro

Mare e spiagge incontaminati. Nel meridione della Francia un territorio che ha fatto della conservazione della natura la sua vocazione

Perle di Provenza: Hyères e l'Arcipelago d'Oro - foto 1
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Situata all'estremo sud della Provenza, Hyères si distende, tra cielo e mare, su un vasto territorio rinomato per la varietà dei suoi paesaggi terrestri, marini e sottomarini d'eccezione e per la dolcezza del suo clima.

La dolcezza del clima, la biodiversità del territorio sono le risorse di questa terra eccezionale, che abbraccia anche l'Arcipelago d'Oro, formato da Giens (penisola) e dalle isole Port-Cros, Porquerolles, Il Levante. Tra Marsiglia e Saint-Tropez, Hyères la più antica stazione balneare della Costa Azzurra è oggi un punto di incontro di grandi eventi internazionali nei campi della nautica, della fotografia e del design.

Hyères - I Greci la nominano "Olbia la Beata" e arrivano dal mare nel IV secolo a.c. Il nome di Hyères appare per la prima volta nel 963: è fatta menzione di un'abbazia, di saline e di luoghi di pesca. I Signori di Fos costruiscono una possente fortezza nel XI secolo, e la città medievale del Conte di Provenza si sviluppa intorno alla collina dove in inverno soggiornano nobili teste coronate. Nel XVIII secolo, Hyères diventa il paradiso degli scrittori e il luogo invernale di una élite culturale e politica, coronata dal soggiorno della Regina Vittoria nel 1892. Hyères è denominata “Città fiorita”: 4 fiori sono infatti il suo simbolo e in città ci sono ben 4 degli 8 “Giardini Notevoli” del Var.

L'arcipelago delle Isole d'Oro - Le isole di Port-Cros, Porquerolles, Il Levante, con la bella penisola di Giens, formano uno degli arcipelaghi più interessanti e affascinanti del Mediterraneo. Giens è collegata oggi al continente attraverso un doppio cordone sabbioso, che racchiude le saline e lo stagno dei Pesquiers. Riconosciute come facente parte delle aree naturali più notevoli del litorale del Var, le saline di Hyères sono stroardinari, e fragili, monumenti naturali,che offrono sosta agli uccelli migratori e riparo a quelli stanziali. Spettacolare la vista dei fenicotteri rosa, che vivono in importanti colonie, e di oltre 260 specie di uccelli, tra cui il puffin, l'avocetta elegante, il piviere, l'airone. Giens e la penisola sono punteggiate anche da tre porti tipici: la Madrague, piccolo porto tradizionale mediterraneo di pescatori, il porto di Niel protetto dal suo incavo e sovrastato da pini ombreggianti, la Tour Fondue da dove partono i traghetti per Porquerolles.

Port-Cros - La "Messè dei Greci" deve il suo nome attuale alla forma incavata del suo piccolo porto. E' la più piccola delle tre isole, dato che si estende su 650 ettari, ma è la più alta (194 m) e la più montagnosa. L'isola non conobbe né tranquillità né tregua prima del XX secolo. Dopo essere stata devastata dai pirati durante i secoli, diventò marchesato con Francesco I. Dotata di una flora eccezionale, rifugio di uccelli, è il primo Parco Nazionale marino d'Europa. Vero museo vivente, presenta un patrimonio naturale fuori dal comune attraverso la sua fauna, la sua flora e i suoi paesaggi, ma anche per la sua storia e il suo patrimonio architettonico. Oggi non vi circola alcun veicolo, neanche una bici, la natura regna sovrana e si lascia scoprire unicamente a piedi.

L'isola del Levante - La fama mondiale di questa isola è dovuta ai dottori Gaston e André Durville che vi crearono, nel 1931, Heliopolis (la Città del sole) “un modo di vivere in armonia con la natura, caratterizzata dalla pratica della nudità in comune, che ha lo scopo di favorire il rispetto di sé, il rispetto degli altri e dell'ambiente naturale”. Su 80 ettari coperti da una vegetazione abbondante, con corbezzoli che sono tra più belli dell'Europa, è il paradiso dei naturisti.

Porquerolles - Luogo di commercio e di agricoltura fin dalla preistoria, l'isola conobbe poi uno sviluppo industriale nel XIX secolo, in seguito all'insediamento di una fabbrica di soda. Porquerolles, la più visitata delle Isole d'Oro, passa di mano in mano con il passare dei secoli, fino al suo riscatto da parte di François-Joseph Fournier che, nel 1912, dopo aver fatto fortuna nelle miniere di oro e di argento, l'offrì come dono di nozze a sua moglie. Carica di storia, Porquerolles è oggi il cuore del Parco Nazionale di Port-Cros, che ne protegge le ricchezze naturali e culturali. L'isola, che conta quattro vallate ( e - una curiosità - tre aziende vinicole) si percorre unicamente a piedi o in bici su più di 60 chilometri di strade, piste e sentieri segnalati. Le grandi spiagge di sabbia finissima sulal costa nord ne fanno uno dei centri balneari più ambiti e celebri del Mediterraneo.

La grande pop art a Porquerolles - E proprio a Porquerolles è stato recentemente aperto il Museo d'arte moderna della Fondazione Carmignac, dal nome del suo patron, Edouard Carmignac grande collezionista d'arte contemporanea. Con un forte nucleo tematico incentrato sulla Pop Art americana e sulla pittura tedesca, la collezione è costituita da quasi 300 opere, tra cui alcune delle creazioni più rappresentative di Andy Warhol, Jean-Michel Basquiat, Roy Lichtenstein, Gerhard Richter, Andreas Gursky, Keith Haring e Martial Raysse, nonché di altri giovani artisti di talento.

Per maggiori informazioni: www.hyeres-turismo.it, www.france.fr