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Sardegna: colori e profumi di Ogliastra

Mare da sogno, ma anche storia, escursioni nella natura e wellness

di RAFFAELLA MARTINOTTI

- L’Ogliastra, sulla costa centro-orientale della Sardegna, è una destinazione in cui ciascuno può realmente trovare la sua dimensione di vacanza: chi cerca il mare trova spiagge bianche e acqua trasparente come il cristallo; chi preferisce le passeggiate e il trekking ha a disposizione una grande quantità di itinerari sulle alture che digradano verso il mare o tra le rocce aspre del Gennargentu; chi ama mettersi sulle tracce del passato trova interessanti siti abitati dalle civiltà nuragiche e prenuragiche; chi desidera solo il benessere e il riposo totale ha a sua disposizione strutture all’avanguardia, veri e propri templi del wellnes, e i sapori di una cucina prelibata, capace di unire i migliori frutti del mare con le tradizioni del mondo agreste e pastorale tipicamente sardo.

    Un buon punto di partenza per esplorare l’Ogliastra è offerto da Arbatax, un tempo centro industriale e ora riconvertito quasi interamente al turismo. Il paese è contraddistinto dalle sue Rocce Rosse, grandi blocchi di porfido di questo colore modellati dal vento e dalle onde, che salgono dal turchese del mare e da un gruppo di scogli bianchi in uno scenario molto suggestivo.

    Il mare è ovviamente il grande protagonista e in questo tratto di Sardegna offre veramente uno spettacolo straordinario. Ci sono spiagge di sabbia bianchissima, tra cui una delle più grandi e più belle è quella di Orrì, quasi 16 chilometri di litorale sabbioso, con piccole incantevoli insenature e acqua color turchese, oppure, qualche chilometro più a nord, Cala Goloritzé, dominata da un imponente pinnacolo alto 143 metri, noto anche ai climbers per le sue vie d'arrampicata sportiva tra cui la famosa "Sinfonia dei Mulini a vento". Ancora più a nord si trova poi la celebre Cala Luna, una delle spiagge più famose di tutta la Sardegna, celebre per il suo arenile bianchissimo, il suo mare magico e il suggestivo boschetto di oleandri rosa. Cala Luna si raggiunge via mare, anche con barche di linea, oppure via terra, a piedi, lungo un sentiero di trekking della durata di circa 3 ore. Belle spiagge si trovano anche a Santa Maria Navarrese: qui dopo aver trascorso la giornata al mare, vale la pena visitare la suggestiva chiesa parrocchiale. La leggenda racconta che fu costruita poco dopo l'anno 1000, per volere della Principessa di Navarra, per ringraziare la Vergine della protezione concessa alla sovrana nel naufragio della sua nave e che proprio da questo evento prenda nome il paese. Anche Arbatax deve il suo nome a un fatto del lontano passato. La cittadina è circondata infatti da una serie di antiche torri aragonesi di avvistamento, risalenti al 1400 circa e ancora molto ben conservate, costruite come sistema difensivo, di avvistamento e segnalazione di predoni e pirati. Secondo una etimologia diffusa, il nome discende dalla parola araba "arba‘at ‘ashar " che significa quattordici. Proprio la torre contrassegnata con questo numero si trova alle spalle del centro abitato, ed è ancora esistente e in buono stato di conservazione.

    Chi vuole proseguire sulle vie della storia, trova nei dintorni importanti siti archeologici, con complessi nuragici molto ben conservati e aperti alla visita: in particolare merita arrivare al Nuraghe di Serbissi, un complesso che risale ai secoli XVIII-X a.C. situato nel territorio del comune di Osini sull'altopiano calcareo di Taccu. Il complesso è costituito da alcune belle torri circolari, e dai resti di un piccolo villaggio. Fa parte del complesso, utilizzato già in età del Bronzo, anche una grotta di dimensioni imponenti. Per la visita è opportuno indossare scarpe chiuse e, per goderla al meglio, approfittare di un tour guidato (www.archeotaccu.it/). Tra storia e natura merita una visita anche l’Altopiano di Golgo, nel comune di Baunei, un interessante sito naturalistico e archeologico dove si trovano, tra l'altro, la Voragine di “Su Sterru”, profonda 280 m. e la chiesa di San Pietro, una costruzione molto particolare e di grande suggestione.

    Un modo piacevole per visitare il territorio è quello di utilizzare il "Trenino verde", il servizio turistico promosso dalle Ferrovie della Sardegna, che percorrere il cuore dell'isola e tocca anche punti nascosti e impervi. Si parte da Arbatax, e si attraversano i territori di Girasole, Villagrande, Elini, Arzana, Ilbono e Lanusei; tra spettacolari tacchi di roccia calcarea, boschi di lecci scolari e soprattutto nella macchi mediterranea tipica di questa zona, costituita in prevalenza da olivastri, da cui l’Ogliastra prende nome, lentischi, corbezzoli, carrubi e mandorli, in una ricchezza di flora e di fauna lussureggiante.

    Chi ama la natura e vuole vivere davvero a tu per tu con il mare, ma anche con la vegetazione e con le specie che abitano la macchia, trova una dimora perfetta all’Arbatax Park Resort & Spa (www.arbataxpark.com), un complesso inserito in armonia nella penisola privata di Bellavista. Qui, tra una ricca vegetazione, si trova anche un’area riservata a parco naturalistico e faunistico in cui vivono in libertà molte specie locali, tra cui i cinghiali, i cavallini della Giara, pecore, capre e asinelli delle varietà locali, e moltissime specie di uccelli, tra cui la gallinella sarda, pavoni, anitre e struzzi. Il parco si visita a bordo di automobiline elettriche, mentre gli animali si spostano indisturbati e per nulla intimoriti dai visitatori. Il complesso offre cinque diversi resort, con soluzioni abitative in grado di soddisfare sia le famiglie e i giovani, con le strutture di Borgo Cala Moresca, Telis e Dune, sia chi cerca un soggiorno all’insegna del massimo confort, con i Cottages, il lusso di Monte Turri e ad alcune suites in posizioni particolarmente panoramiche.

    TAG:
    Sardegna
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