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Lago di Como: splendori tra storia e jet set

Da Massimiliano d'Asburgo al duca di Windsor, da Manzoni a Clooney, uno dei luoghi più affascinanti ed esclusivi del mondo

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In primavera il Lago di Como dà spettacolo: le fioriture dei suoi giardini sono straordinarie, per i colori che tingono le rive e profumano la brezza che spira dai monti.

E' questa la stagione più dolce per assaporare paesaggi, architetture e clima mite del lago di Como, meta rilassante e romantica per una giornata fuori porta o per un lungo week end. Nel cuore della Lombardia, a una cinquantina di km da

Milano

, è un mondo a sé.

Lago di Como: splendori tra storia e jet set


In origine il

Lago di Como

era un enorme bacino scavato da un grande ghiacciaio e le rocce che ne fanno da sponda testimoniano i segni dell'erosione. E' il terzo lago italiano per grandezza, dopo quelli di Garda e Maggiore e, con i suoi - 410 m, è il più profondo. L'incantevole bellezza del suo paesaggio ha incantato, nei secoli, artisti e viaggiatori, da

Massimiliano Primo d'Asburgo

allo scrittore francese

Flaubert

ai musicisti

Giacomo Rossini

e

Giuseppe Verdi

, che qui hanno trovato ispirazione per le loro celebri opere.

Alessandro Manzoni

nacque sulle sue sponde e vi ambientò

I promessi sposi,

suo capolavoro.

Il duca di Windsor

ci venne in villeggiatura con

Wallis Simpson

. Nello stesso periodo,

Alfred Hitchcock

ambientò a Villa d'Este di Cernobbio il film

Giardino del piacere

. Ai giorni nostri, l'ospite più illustre e quasi cittadino onorario del lago, è l'attore hollywoodiano

George Clooney

.

La città che dà il nome al lago

- Como sorge in una piccola conca, attorniata da colline e affacciata sul lago a cui dà il nome. Il suo centro storico è detto “città murata” (anche se le mura che lo proteggevano nel dodicesimo secolo sono in gran parte scomparse) e conserva gioielli dell'architettura romanica lombarda, che ricordano l'arte dei maestri comacini (che qui ebbero la loro culla), come il Duomo dalla facciata gotico-rinascimentale e il

Broletto

romanico-gotico (antica sede del comune) che delimitano piazza del Duomo, centro monumentale della città, la

B

asilica di San Fedele

che risale alla prima metà del XII sec. Da non perdere i panorami del lungolago e il passeggio nelle vie cittadine.

La sponda occidentale, la più amata dai turisti

-Risalendo lungo la sponda occidentale del Lario, la più mediterranea e frequentata dai turisti di oggi e di un tempo, si susseguono ville e giardini, voluti dalla nobiltà lombarda per trascorrervi la villeggiatura: la cinquecentesca

Villa d'Este a Cernobbio

, oggi struttura alberghiera fra le più esclusive d'Europa, immersa in un magnifico parco;

Villa Passalacqua a Moltrasio

; la splendida

Villa Arconati Visconti

sulla punta di

Balbianello

a

Lenno

, oggi di proprietà del

Fai

. Incantevoli anche le ville della Tremezzina, zona che prende il nome dalla cittadina di

Tremezzo

: la più nota è la settecentesca

Villa Carlotta

, fra le più scenografiche del lago, con spettacolare giardino a terrazze noto per le sue fioriture di rododendri ed azalee e, all'interno, un museo che conserva fra i suoi capolavori sculture di

Antonio Canova

.

Bellaggio, piccola Versailles

- All'apice del cosiddetto triangolo lariano, cioè alla convergenza tra i due rami del lago, si trova

Bellagio

, una delle località di villeggiatura più amate da italiani e stranieri. Ancor oggi Bellagio è famosa per le sue ville:

Villa Melzi

, costruita nell'800 in stile neoclassico, con giardini lussureggianti di piante e punteggiati da statue antiche, splendidi soprattutto quando, in primavera, vi fioriscono le azalee; la settecentesca villa Giulia con un grande giardino degradante verso il lago;

Villa Trivulzio

e

Villa Trotti

, costruite nel '700 ed ampliate nel secolo successivo. Molto caratteristico e pittoresco è il centro del paese, con un'animata strada centrale su cui convergono vicoli a gradoni: qui si trova la basilica di S.Giacomo del XII sec., trasformata in età barocca.


La sponda orientale, più frastagliata e aspra

- Da Belaggio, costeggiando il lago, si giunge a

Lecco

, che dà il nome al ramo orientale del lago, con i suoi paesaggi rocciosi di manzoniana memoria. In città è d'obbligo visitare

Villa Manzoni

, dimora in cui lo scrittore passò l'infanzia e l'adolescenza, oggi sede del Museo manzoniano e seguire le tracce dei Promessi Sposi lungo un itinerario manzoniano ben segnalato da dépliant dell'ufficio turistico. Da Lecco, la strada riprende verso Nord, e porta alla scoperta della riva orientale del lago, più aspra e frastagliata, con

Varenna

,

Bellano

, l'

Abbazia di Piona

, capolavoro del romanico lombardo.

Informazioni: www.lakecomo.it

Condizioni atmosferiche in tempo reale: www.meteo.it