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Dieci tappe golose per il tour della Liguria

Non soltanto luoghi incantevoli e mare splendido: la Liguria enogastronomica è tutta da assaggiare

L'Italia gastronomica riserva infinite sorprese.

La Liguria, sospesa tra mare e monti, offre una serie di prodotti d'eccellenza, al top dell'agricoltura italiana e una salsa che li riassume in un trionfo di profumi e sapori, il pesto. Ma ecco dieci prodotti al top.

Olio Dop Riviera Ligure - Una storia lunga 2000 anni, fatta di amore per il territorio, passione e ricerca del sapore perfetto che si abbina a ogni piatto. Difficile sintetizzare quello che è l'olivicoltura in Liguria, un'arte antica tramandata nelle campagne. Le varietà di olivo locale sono sei: da queste nasce l'olio extravergine d'oliva ligure, fragrante e fruttato, con un retrogusto di pinolo o di carciofo crudo. Queste caratteristiche gli hanno fatto meritare la dop, la Denominazione di Origine Protetta per le riviere, sotto cui sono presenti tre menzioni geografiche: Riviera dei fiori, Riviera del ponente savonese e Riviera di levante.

Aglio (Presidio Slowfood) - Un aglio dall'aroma delicato e il sapore intenso, i cui bulbi sono tramandati da generazioni nell'Alta Valle Arroscia.

La Focaccia di Recco col formaggio - Se siete golosi e impazzite per la focaccia, assaggiate la Focaccia di Recco col formaggio. Ha origini antiche (XII secolo), ma il suo successo inizia ai primi del 1800, quando la ricetta fu riscoperta e promossa da un piccolo gruppo di ristoratori locali. È tutelata dal marchio IGP e dal Consorzio Focaccia di Recco col Formaggio. La trovate anche nei comuni confinanti di Avegno, Sori e Camogli. La Festa della Focaccia di Recco col Formaggio risale al 1955 e si svolge tutti gli anni l'ultima domenica di maggio.

Pesto - Per prepararlo secondo la ricetta tradizionale usiamo due DOP: il “basilico genovese” e l'Olio extravergine “Riviera Ligure”, forse per questo è così buono. Si chiama “pesto” perché per prepararlo si pestano gli ingredienti nel mortaio di marmo. Sono la luminosità della Riviera, le caratteristiche del terreno e dell'aria salmastra a determinare le qualità del basilico DOP. Le zone di produzione del basilico dop sono Voltri, Prà, Coronata per Genova, Diano Marina, Andora, Albenga per la Riviera di Ponente e la Val di Magra a Levante.

La razza bovina Cabannina (Presidio Slowfood) - È l'unica razza bovina autenticamente ligure, della Val d'Aveto: rustica, piccola, resistente che produce molto latte adatto alla caseificazione.

Vino Sciacchetrà - Colore da giallo paglierino a giallo dorato da giovane (2-3 anni), si fa dorato carico tendente all'ambrato se leggermente affinato (5-6 anni) e assume colore ambrato con nuances rossicce se abbastanza lungamente affinato (10-15 anni); dopo lungo affinamento si presenta ambrato con netti riflessi rossicci tendenti a un lieve marrone (20-30 anni). Profumo ampio e persistente, con sentori di mela, albicocca, ananas fresco e lievi di spezie e anice da giovane.

Carciofo (Presidio Slowfood) - Importato dalla Francia, tenero, senza spine, cresce quasi come un ortaggio selvatico. Ottimo con l'olio d'olive taggiasche.

Chinotto (Presidio Slowfood) - A Savona soprattutto. Il piccolo agrume verde, importato dalla Cina nel 1500, si gusta soprattutto immerso nel maraschino o candito.

Albicocca (Presidio Slowfood) - È di piccola dimensione con aroma e sapore molto intensi; si raccoglie soprattutto a Valleggia, da metà giugno a metà luglio.

La Tonnarella (Presidio Slowfood) - Poltrona, asino e vedetta sono termini che apparentemente non hanno niente in comune ma per i pescatori di Camogli indicano da sempre le tre barche in legno utilizzate per la pesca della tonnarella. Tonnarella e non tonnara perchè si tratta di un sistema di pesca simile ma più semplice e piccolo rispetto alla tonnara, due sole stanze rispetto alle sei-nove delle altre e una rete di sbarramento più corta. Inoltre le tonnare sono fatte per restare in mare solo poche settimane mentre la tonnarella a Camogli viene calata in mare per circa 6 mesi, da aprile a settembre. Questo sistema di pesca stagionale vanta secoli di storia a Camogli, la tonnarella è citata già in alcuni documenti e decreti che risalgono ai primi anni del 1600 ma si pensa sia molto più antica. Creata per pescare le specie pelagiche, ovvero i pesci di passaggio, la tonnarella ha basato la sua economia nei secoli sulla pesca dei tonni ma già dall'800 i quantitativi pescati erano sempre meno e questo ha comportato una riconversione della pesca verso specie di passo più piccole ma pregiatissime.

Maggiori informazioni : www.turismoinliguria.it