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Noemi, signora italiana dei droniEcco come fa volare il business

Ha 22 anni ed è pavese: è la prima donna under 30 autorizzata dallʼEnac

Noemi Salaris drone
dal-web

Si chiama Noemi Salaris, ha 22 anni e costruisce e conduce i droni. "Anziché andare all'estero a cercare fortuna ho deciso di costruirmi il futuro in Italia", racconta. Con il fidanzato, Andrea Zamuner Cervi, di 23 anni, la giovane ha messo in piedi la ProjectEMS. Nell'azienda Noemi si occupa delle riprese aeree effettuate con i droni volanti, per la precisione con un quadricottero, un drone con quattro eliche e un telaio di carbonio che lei ha costruito personalmente. "Possiamo installare sul drone anche videocamere termiche per la ricerca di persone scomparse in zone impervie e difficilmente raggiungibili - racconta la giovane - ma ci pervengono anche richieste da parte di privati che vogliono avere un video delle loro proprietà".

Noemi, signora italiana dei droniEcco come fa volare il business

Noemi Salaris vive a Casei Gerola, in provincia di Pavia, suo padre è originario di un piccolo paese in provincia di Sassari, Mara, la madre è di origini calabresi. E' l'unica donna under 30 la cui società è stata autorizzata dall'Enac per condurre un drone. Due anni fa durante un viaggio in Giappone, grazie alla sua passione per la tecnologia e cultura asiatica, si avvicina alla robotica e al mondo dei droni. "Sono rimasta affascinata dal largo uso che i nipponici fanno di questa tecnologia e ho pensato che fosse molto utile diffonderla anche nel nostro paese, anche per un utilizzo civile".

Noemi dopo il diploma di programmatrice ha dovuto subito fare i conti con il dramma della disoccupazione e la preoccupazione per un futuro incerto. Ma si è data da fare e ha deciso di scommettere sul suo paese: "Ho seguito diversi corsi a tema informatico e aeronautico, nello specifico corsi riguardanti i Droni, denominati dalla legislazione Italiana Sapr (Sistemi Aeromobili Pilotaggio Remoto) - non bisogna scoraggiarsi, ci vogliono idee e voglia di fare. Sono fiera di essere italiana, amo il mio paese, voglio restare qui e dare il mio contributo anche attraverso il mio lavoro".

Con l'autorizzazione Enac, i suo primi clienti sono stati alcuni costruttori edili, televisioni regionali, ma ora punta a fornire i suoi servizi alla Protezione Civile, Parchi Nazionali e altre istituzioni. Infatti, le richieste iniziano ad arrivare anche da paesi del sud America per la disinfestazione di piantagioni e da aeroporti nazionali e enti culturali. Ha anche organizzato diversi corsi sulla costruzione dei droni e, visto il successo delle prime edizioni e le successive richieste, conta di proseguire tenendo corsi in tutta Italia. "Purtroppo anche in questo settore è presente il fenomeno degli abusivi, esistono diverse persone o società che pur non avendo gli adeguati permessi effettuano comunque lavoro aereo. Spesso in aree il cui fattore rischio è elevato - conclude - voglio credere che fare le cose alla luce del sole, onestamente e in modo corretto, alla lunga paghi".