FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Da Google guerra a pubblicità: Chrome blocca quella invadente

Il fine ultimo sembra proporre agli utenti esclusivamente inserzioni "personalizzate". Google: vogliamo un web libero

Da Google guerra a pubblicità: Chrome blocca quella invadente - foto 1
sito-ufficiale

Google ha dichiarato guerra alle pubblicità online considerate intrusive, prendendo provvedimenti per bloccarle.

A partire da giovedì, il browser Chrome filtrerà ogni tipo di pubblicità sui siti che non rispettano gli standard di qualità. In pratica lo stop riguarderà chi ospita pubblicità troppo invadente. L'obiettivo dichiarato è rendere più semplice e fluida la navigazione, ma il fine ultimo sembra essere quello di far sì che agli utenti vengano proposte solo ed esclusivamente inserzioni "personalizzate". Google fa sapere di voler puntare a mantenere il web libero e aperto. "La pubbicità di qualità - si legge in una nota - permette da un lato agli utenti di navigare facilmente, dall'altro permette ai publisher di monetizzare i contenuti e permette a tutto l'ecosistema del web di rimanere economicamente sostenibile"  

La controllata di Alphabet ha precisato che i suoi sforzi sono parte della Coalition for Better Ads, gruppo di inserzionisti, editori e gruppi tech che stabilisce le regole sugli ad blocker. In particolare la coalition stabilisce quali sono i formati pubblicitari troppo invadenti, vale a dire quei formati che portano gli utenti ad adottare gli ad blocker che, ricordiamolo blocca qualsiai inserzione "buona" o cattiva.

"Per noi, l'esperienza di ogni singola persona sul web è una priorità molto più alta dei soldi che questa pubblicità intrusiva può generare", ha detto il vicepresidente di Chrome, Rahul Roy-Chowdhury. Ma i soldi potrebbero non essere una questione così marginale nella faccenda, fa notare il Wall Street Journal riportando le osservazioni di alcuni critici.