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IPad mini e iPhone low-cost: così Apple
sta tradendo la volontà di Steve Jobs

Gli ultimi prodotti lanciati di recente da Cupertino erano stati bocciati dal fondatore

Ansa

Steve Jobs è scomparso da nemmeno due anni e la sua Apple si sta allontanando sempre di più dalla via tracciata dal fondatore e guru. Lo mostrano gli ultimi prodotti lanciati da Cupertino, in particolare l'iPad mini commercializzato a fine 2012 e l'iPhone low-cost che dovrebbe essere presentato il 10 settembre. Nel 2010 Jobs aveva detto: "Un tablet tascabile? Non ha senso".

Un anno prima di morire, nell'annunciare i risultati trimestrali da record che Apple aveva ottenuto grazie all'iPad, Steve Jobs aveva criticato i produttori concorrenti di tablet con schermo da sette pollici, sostenendo che "dieci pollici è la misura giusta". I tablet da sette pollici sono "troppo grandi per competere con gli smartphone e troppo piccole per l'iPad", aveva tagliato corto allora Jobs.

La storia poi è andata diversamente e ora è possibile che il mini tablet sia stato il primo prodotto di una lunga serie anti "Steve Jobs pensiero". Infatti, se le indiscrezioni verranno confermate Apple lancerà  a breve un melafonino low-cost, con un guscio in plastica colorata invece dell'attuale alluminio, per colmare la distanza con Samsung e altre big della tecnologia che da tempo hanno aggredito nuovi mercati.

Una "resa" di cui forse il fondatore di Apple, visto il suo interesse maniacale per il design e i materiali esclusivi, non si sarebbe mai reso protagonista. Il tradimento del concetto di "iPhone unico" potrebbe compirsi completamente se Cupertino lanciasse anche smartphone di taglia "maxi", cioè con display da cinque e sei pollici, di cui Samsung è stata pioniera.