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Fabrizio Moro vince fra i giovani

Sanremo, "dedico vittoria a mio padre"

"Dedico la vittoria a mio padre, perché sono 50 anni che si sveglia alle sei di mattina per andare a lavorare": così Fabrizio Moro, vincitore della categoria Giovani e del premio della Critica a Sanremo.

Il padre del cantautore di Guidonia ha sentito per la prima volta la sua canzone, Pensa, un rap antimafia di cui è autore, in diretta tv . Come ha commentato la sua vittoria? "Non l'ho ancora sentito", ha risposto Moro.

''Ancora non ci sto capendo niente'': sono state le sue parole a caldo dopo essere stato incoronato vincitore nella categoria Giovani e del Premio della Critica. ''Non pensavo di vincere ma passare il primo turno e mettermi in luce per continuare a fare questo lavoro''.

"Non posso essere il simbolo di nessuno. Sono un ragazzo come gli altri, anzi, sono più fortunato di tanti giovani perché avevo un sogno da realizzare. L'importante è avere un obiettivo, tanti ragazzi non ce l'hanno": il vincitore dei Giovani Fabrizio Moro risponde così a un giornalista che gli chiede se è pronto a farsi trasformare in un "simbolo" da parte della discografia. E sul suo futuro dice: "Sanremo è un contesto relazionato a se stesso ed è andato molto bene, bisognerà vedere domani".

Fabrizio Moro, il facchino d'albergo che ha impressionato l'Ariston, ha dunque portato a casa la vittoria. Il verdetto è arrivato al termine di una serata caratterizzata dalla suspence anche per l'ordine di uscita che per la prima volta è stato deciso con il sorteggio. La scaletta, cambiata in corsa, ha di fatto diviso in due blocchi i giovani con i mezzo tutti gli ospiti.

Baudo ha promesso a Fabrizio Moro l'apertura della finale. Pippo Baudo e Michelle Hunziker, ormai coppia alla pari, hanno intervistato insieme la star spagnola Penelope Cruz, reduce dalla trasferta agli Oscar in cui era candidata per Volver di Almodovar e poi Elisa che in stato di grazia ha proposto tra gli applausi Luce con cui vinse a Sanremo 2001, Almeno tu nell'universo omaggio a Lauzi e Mia Martini e la nuova Eppure sentire (un senso di te) e si è vista consegnare il disco di platino per le 100 mila copie del nuovo disco.

In apertura una battuta sul caro-compensi sottolineato dal ministro dell'Economia Padoa Schioppa: "mi ha telefonato - ha detto Baudo alla Hunziker vestita Gucci - e ha detto che 500 rose rosse costano troppo". Franco Battiato è arrivato all'Ariston entrando dal video di I giorni della monotonia. Battiato, che come sempre ha arrangiamenti complessi, ha cantato dal vivo ed ha fatto largo uso di basi. Bella la versione orchestrale de La cura. Gigi D'Alessio è arrivato cantando Nastro rosa di Lucio Battisti. Poi seduto al piano ha fatto un medley di suoi successi. La polemica Del Noce-Baudo su Bonolis suo possibile successore alla conduzione del festival è rotolata giù fino a Chiambretti tornato dopo 10 anni sul palco dell'Ariston per promuovere il Dopofestival.

Intanto la telecamera indugiava sulla scollatura generosadi Alba Parietti. Chiambretti, rivolgendosi a Baudo-Del Noce, ha detto: "perché‚ invece di portare Bonolis qui non va lei a Canale 5 e fate il Festivalbar?". "Pippo non ti preoccupare - gli ha detto Marcorè un po' dopo - hanno fatto il Prodi bis, figurati se non fanno il Baudo bis".

Se ne è andato prendendo in braccio la Hunziker e mormorando: "lo hai mai fatto con un cantante?". Prima Marcorè, bravo anche a suonare la chitarra, aveva cantato L'Iva, rilettura di Viva di Ligabue, dedicata al caro-cd. Tiziano Ferro ha cantato con una bella performance a base dei suoi hit, Non me lo so spiegare e Sere nere comprese, seguita da Gianna Nannini che ha presentato in anteprima due brani di Pia de Tolomei, la sua nuova opera.

Poi Renato Zero che ha ricordato Luigi Tenco con Ciao amore, Bruno Lauzi con Ritornerai, Sergio Endrigo con Era d'estate. Poi Il carrozzone, Ave Maria, Il cielo. Prima di andare via Zero ha rivolto un tributo a Baudo: "se il direttore Del Noce ce lo permette - ha detto rivolto a Baudo - che fino a che ci sono uomini che capiscono così tanto di musica noi siamo in una botte di ferro". Prima della proclamazione del vincitore, un omaggio a Armando Trovajoli, compositore per il teatro e il cinema (vincitore del premio creatività della Siae) accolto da un chorus line per Aggiungi un posto a tavola e poi, al pianoforte ha accennato alcuni storici brani.