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Bova: "In Come un delfino pure mafia e doping"

Raoul presenta a Tgcom24 le nuove quattro puntate della serie di successo dello scorso anno

Ufficio Stampa Mediaset

Dopo il successo dello scorso anno tornano i protagonisti di "Come un delfino", capitanati da Raoul Bova. Quattro puntate in onda ogni mercoledì, dal 15 maggio, in prima serata su Canale 5. "Attorno al nuoto - rivela Raoul a Tgcom24 - ruoteranno anche la mafia e il doping. Si parla anche di integrazione e di riscatto sociale". L'attore è sul set di "Angeli" con Vanessa Incontrada prossimamente in onda per Mediaset: "E' una favola speciale".

Quali sono i temi che affronterete in questa nuova serie?
Sono veramente tanti. Si parte sempre dal nuoto per raccontare la storia dei Ragazzi del Sole vincitori nella vita e nello sport che vengono introdotti in un nuovo contesto e avranno delle difficoltà.

Che succede nella loro vita?
Purtroppo la piscina dove si allenavano viene distrutta dalla mafia, così il mio personaggio Alessandro Dominici decide di portare Nasca (Jacopo Cavallaro), Andrea (Gianluca Di Gennaro), Rocco (Gianluca Petrazzi), Nico (Tommaso Ramenghi), Nazi (Damiano Russo) e Bibbi (Andrea Troina) a Roma per farli allenare alla Taurus, una prestigiosa piscina romana.

E lì iniziano i problemi...
Esattamente. Entrano in contatto con dei coetanei della Roma bene. Le differenze sociali si sentono e proprio i nuovi compagni di piscina dei Ragazzi del sole cercheranno sempre di sottolineare questo aspetto. Questo è uno dei temi che trattiamo nelle serie, ossia quello dell'integrazione. Per i nuotatori che vengono dalla Sicilia non sarà affatto facile affrontare un nuovo mondo.

Ad Alessandro andrà tutto bene?
Direi proprio di no. L'altro tema è il fango. Alessandro viene accusato ingiustamente di doping e tutto questo porta a galla l'importanza dei rapporti umani e la profondità delle emozioni. Non a caso al suo fianco rimane l'amico di sempre Spartaco, interpretato da un bravissimo Maurizio Mattioli. Poi incontra anche l'amore con la giornalista Anna (Giulia Bevilacqua) che lo aiuterà anche nella lotta alla mafia.

Soddisfatto di questa nuova serie?
Come potrei non esserlo... Lanciamo un messaggio chiaro ossia la voglia di riuscire a dare il massimo e attraverso lo sport riscattarsi con dignità e coraggio.

Sei impegnato sul set di "Angeli", cosa puoi anticiparci?
Un bel progetto proposto da Mediaset e diretto da Stefano Reali. Sono Claudio, un uomo che decide di morire al posto della donna di cui è innamorato, Luisa (Vanessa Incontrada). Mi è piaciuta la sceneggiatura perché è ricca di valori e di speranza. Una favola che parla dell'aldilà. Non escludo comunque possa diventare una serie.

Terminate le riprese hai qualche altro progetto?
Ne stiamo valutando diversi con Mediaset e alcuni sono molto belli.