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Addio a Talus Taylor, scomparso a 82 anni lʼinventore di Barbapapà

Nato negli Stati Uniti, ma parigino dʼadozione, il disegantore è morto lo scorso 19 febbraio, ma la notizia è stata diffusa solo ora

Barbapapà,Talus Taylor
da-video

Barbapapà perde il suo creatore. E' morto a Parigi all'età di 82 anni Talus Taylor, ideatore, insieme alla moglie Annette Tison, della serie a fumetti poi diventata cartone animato. La scomparsa risale al 19 febbraio scorso, ma la notizia è stata diffusa solo ora dai media francesi. Barbapapà, che prende il nome dal termine francese che indica lo zucchero filato, era stato inventato nel 1970 e aveva subito avuto grande successo.

Addio a Talus Taylor, scomparso a 82 anni lʼinventore di Barbapapà

Taylor era uomo discreto e poco propenso alle apparizioni pubbliche. Nato nel 1933 a San Francisco, con un passato giovanile classicamente hippy, era noto per la proverbiale maniacalità nel suo lavoro al punto che non diede l'autorizzazione anni fa ad una serie animata giapponese pronta su Barbapapà perché "non all'altezza", dando solo successivamente il permesso. Diventato professore di Scienze si era poi trasferito a Parigi, dove aveva incontrato la moglie Annette. La nascita del personaggio fu nel pieno del Maggio francese, ma di politico quella storia ha ben poco. "Ero un giovane insegnante di matematica e Annette - aveva raccontato in un'intervista all'ANSA l'artista, ospite di Cartoons on the bay nel 2009 - era una studentessa di architettura alla Sorbona. In quel bistrot francese, mentre gli studenti parlavano di filosofia e rivoluzione, io cercavo di conquistare Annette e cominciai a fare disegni semplici sulla tovaglia. E' nato così il personaggio e anche il mio matrimonio". La serie a fumetti, firmata da Annette Tison e Talus Taylor, fu pubblicata in Francia a partire dal '70, edita in tutto il mondo in 30 lingue (in Italia da Mondadori). Dieci i volumi totali, che hanno venduto milioni di esemplari, così come la serie animata per la tv, creata nel 1974 in collaborazione con un team di disegnatori giapponesi. Il cartone animato arrivò per la prima volta sul piccolo schermo italiano il 13 gennaio del 1976.

Forma a pera, tanto colore e messaggi positivi, la caratteristica di Barbapapà è la capacità di modellare il corpo e adattarlo alle singole situazioni, trasformazione sempre accompagnata dalla frase "Resta di stucco, è un barbatrucco", diventata un cult del longevo cartone animato. "Siamo riusciti a toccare il cuore dei bambini negli anni '70 e poi negli '80, ora quei bimbi sono genitori e con i loro figli continuano a seguirci. Abbiamo grande senso di responsabilità nei loro confronti. Barbapapà comunica infatti un senso della famiglia che tranne l'eccezione dei Simpsons non è mai compreso nei cartoni animati. I Barbapapà - raccontò Taylor citando i risultati di varie ricerche scolastiche a proposito - sono amati dai figli di genitori separati proprio perché comunicano il senso di famiglia, per di più numerosa". Altro elemento importante nella storia di questi personaggi è l'aspetto animalista e ambientalista, "all'avanguardia negli anni '70 e oggi molto di moda, ma entrambe le caratteristiche fondanti, famiglia e ambiente, sono state sviluppate da noi in maniera indiretta - sottolineava - il messaggio formativo passa attraverso il divertimento".