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Euro 2016: Italia-Croazia 1-1. Ma petardi e fumogeni rovinano la serata

Gol di Candreva e Perisic, nel primo quarto d'ora. Buona partita. Ma fumogeni e petardi dal settore ultra croato costringono l'arbitro a uno stop di 10 minuti alla mezz'ora della ripresa.

di ROBERTO OMINI

- Croazia-Italia è finita 1-1, quarta gara di qualificazione per Euro 2016. Primo pareggio dell'era-Conte, dopo 4 vittorie, gol di Candreva all'11 e di Perisic al 15' del primo tempo. Italia e Croazia continuano a comandare il girone con 10 punti, ma la gara di S. Siro va in archivio con la desolante immagine di una sospensione di 10 minuti, al 31' st, per il lancio di petardi e fumogeni da parte degli ultras croati. 

    LA PARTITA

    A San Siro, non manca niente. Il pubblico lo riempie, o quasi: una rarità di questi tempi grami milanesi (Milan e Inter, s'intende). Gli inni delle squadre, come si temeva, fischiati quanto basta dalle due schiere di ultras, azzurri e croati. Qualche fumogeno, tanto perché si sappia che dentro uno stadio scappa sempre qualcosa di proibito. E poi via alla partita.
    Che è subito bella, e molto biancorossa. Nel senso che l'orchestra guidata da Modric, regista del Real e della sua Nazionale, si muove su tempi e ritmi che l'Italia senza Pirlo e con De Rossi in regia soffre. Una, due, tre fiammate avversarie nei primi dieci minuti di un quasi assolo croato. L'Italia difende e -questo è il calcio- al primo affondo ragionato passa: Zaza difende il pallone ai limite dell'area, appoggio mirato per Candreva che dai 20 metri aziona il destro-lanciarazzi: impossibile, crediamo, arrivarci. Siamo al'11'. Gran festa azzurra, per tutti e per il laziale che è al battesimo del gol azzurro. E si respira.
    Un respiro che resiste il minimo, quattro minuti: Perisic da sinistra si accentra, fa partire un diagonale forte e addosso a Buffon. E qui il nostro portiere-garanzia, una vita da campione, va incontro all'accidente che non ti aspetti: movimento goffo verso terra, pallone sotto le braccia ed è il peggior errore che un numero uno possa sopportare. E' il 15'. L'1-1 per gli azzurri è uno sberleffo, per i croati un senso di giustizia perché lo svantaggio, ammettiamolo, non lo meritavano proprio.
    Tante scintille nel primo quarto d'ora, a che cosa preludono? A meno, a molto meno. Perché la partita, per il resto del primo tempo, è un lungo dispetto reciproco a non far giocare. I croati con Modric e Rakitic governano il controllo-palla, ma gli effetti esplosivi di uno come Mandzukic, per esempio, non esistono. Ranocchia sente già aria di... Mancini, e gioca la sua miglior partita da quando è all'Inter. E in Nazionale. 
    La squadra di Conte ha più frenesia e meno possibilità di tenere il filo del gioco: Candreva lavora sodo, Marchisio è un po' sulle sue, Pasqual troppo timido e la coppia Immobile-Zaza mostra i limiti del quadro internazionale.
    Doppio infortunio, prima della mezz'ora. Fuori Pasqual e dentro Soriano, al debutto, con spostamenti mirati: De Sciglio a sinistra, Candreva laterale a destra, Soriano mezz'ala destra. Peggio per i croati che perdono il faro Modric: dentro la grande speranza del calcio interista, Mateo Kovacic.
    E brividi finali, nel recupero: è Ranocchia, su un mezzo pasticcio di Buffon in uscita, a salvare sulla linea il tiro-gol di Olic. Un guaio evitato.
    Ripresa. Un tiro improvviso di Immobile, la risposta di Kovacic segnano l'avvio di un secondo tempo che fino al 20' diventa un preoccupante (per gli azzurri) monologo croato. Pressing fin su Buffon, palleggio fino allo sfinimento, possesso-palla all'80 per cento. Buon per noi, che l'atto finale, il tentativo di fare gol, non si completi. A difenderci siamo bravi.
    Conte richiama Zaza-Immobile, dentro El Shaarawy e poi Pellé: ci vuole fisico (Pellé) e corsa, il Faraone. Ed è il milanista al 23' a segnare un punto (si spera) di svolta: si accentra da sinistra e tira, lui lo sa fare, pallone appena alto, ma perlomeno i croati perdono la loro baldanza.
    E' l'emozione azzurra della partita che poco dopo, e siamo al 31', viene sospesa. Dal settore degli ultras croati, parte un diluvio di petardi e fumogeni e l'arbitro Kuipers non ha indugi nel dire ai giocatori di accomodarsi a bordo campo. E di tornare negli spogliatoi.
    Dieci minuti, per riportare una sorta di normalità: la polizia sgombera la zona-lancio dei croati, la partita riprende i suoi canoni sportivi, ferma restando la desolante immagine appena sofferta e purtroppo non nuova. 
    El Shaarawy e Pellé sono come una scossa per casa-Italia. Gli azzurri ripendono colore e vigore, il Faraone ritenta la via del gol un paio di volte. Nel finale, poi, è Perisic in contropiede che sfiora il gol-partita. Finisce con un pareggio che non scontenta nessuno, la Croazia ha giocato meglio, ma c'era da aspettarselo.
    Una serata così, comunque, con quei dieci minuti di vergogna, non passa certo alla storia del calcio giocato.
     

    IL TABELLINO

    ITALIA-CROAZIA 1-1
    Italia (3-5-2): Buffon; Darmian, Ranocchia, Chiellini; De Sciglio, Candreva, De Rossi, Marchisio, Pasqual (28' Soriano); Zaza (18' st Pellé), Immobile (7' st El Shaarawy). A disp: Sirigu, Perin, Rugani, Moretti, Bertolacci, Parolo, Bonaventura, Cerci, Giovinco. Ct: Antonio Conte
    Croazia (4-2-3-1): Subasic; Srna, Corluka, Vida, Pranjic; Modric (28' Kovacic), Brozovic (38' st Badelj); Perisic, Rakitic, Olic (24' st Kramaric); Mandzukic. A disp: Kalinic, Vargic, Lovren, Jevdaj, Leovac, Halilovic, Vrsalijko, Cop, Sharbini. Ct: Niko Kovac
    Arbitro: Kuipers (Olanda)
    Marcatori: 11' Candreva (I), 15' Perisic (C)
    Ammoniti: Immobile (I); Kovacic, Perisic (C)
    Espulsi:
    Note:

    LE PAGELLE

    Buffon 4,5 - Succede anche a lui. Di vedersi sfilare sotto la pancia un pallone che avrebbe respinto comodo, stando in piedi. Un errore grande così, e un altro mezzo pasticcio a fine primo tempo.
    Darmian 5,5 - Un ruolo difficile, nella difesa a tre. Sopperisce col fisico a qualche errore di posizione.
    Ranocchia 7 - Impedisce a Mandzukic di essere il campione che conosciamo. Tempi, grinta ed energia. Che sia la volta buona?
    Chiellini 6,5 - Lotta, senza mai sbandare, pur essendoci momenti collettivi di grande apprensione.
    De Sciglio 6 - Un po' come nel Milan, ha perso la sfrontatezza dei suoi giorni migliori. E' come frenato, ma non perde la bussola.
    Candreva 7 - Primo gol in azzurro, ed è un gran gol. Da mediamo destro prima, da esterno destro più difensivo poi.
    De Rossi 6 - La pura regia non è il suo pane quotidiano, ma non è una scoperta. Fa il suo dovere, nel vortice dei piedi buoni croati.
    Marchisio 5,5 - Strano vederlo defilato, impegnato a rincorrere e non a dettare il calcio che sa dettare.
    Pasqual 5 - Non ci sono segni della sua partita, troppo dimessa. Esce per infortunio.
    (28' Soriano 5,5 - Debutto da brivido, con l'emozione che gli si deve e qualche omissione).
    Zaza 6 - Offre a Candreva la palla del gol. A inizio ripresa ci prova, per conto suo. Due belle cose, ma dovrebbe incidere di più se vuole farsi largo nel grande calcio.
    (18' st Pellé 6 - Dentro lui, l'Italia si rianima: va a cercare spazi nella difesa croata, come se deve).
    Immobile 5 - Poco. Troppo poco al di là della voglia di correre e di fare. Un passo indietro rispetto alle altre chiamare del ct.
    (7' st El Shaarawy 6,5 - Il ritorno al gol nel Milan, il quasi gol in azzurro, con un tempo giocato come ci si aspetta dal Faraone).