FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Juve, la prossima Champions non si può sbagliare

Lʼamarissimo 2-4 di Monaco e la certezza, quella notte, di aver fatto un passo in avanti per la conquista di un trofeo che consacri questa Juve, come quella di Trap e Lippi

Juve, la prossima Champions non si può sbagliare

Quinto scudetto. A quando la Champions League? Può essere inelegante aprire la ferita nel giorno del trionfo, ma si può. O forse si deve. Perché dentro e attorno al mondo-Juve, al rinnovo del contratto di Allegri, al progetto che avanza, al mercato di Pobga e Morata, ai nuovi arrivi in agenda si parla di questo, di Europa, di questa ossessione che appartiene al passato e all'immediato futuro bianconero: cosa fare e cosa aggiungere per sollevare la terza Champions della storia bianconera.

La Juve, oggi, è la super-potenza del  calcio italiano. Eguagliarla, per gli altri club, è dura. Superarla, diciamo pure impossibile perlomeno a breve scadenza. Da super-potenza in Italia può permettersi -come quest'anno- due mesi di passione, una partenza a handicap per aggiustare il tiro, trovare le motivazioni giuste e condurre poi due-terzi di campionato a ritmi folli, il massimo consentito.
In Champions no, la Juve a pieni giri ancora non basta per venire a capo di Barcellona e Bayern Monaco, per citare gli ultimi eversori dei bianconeri nelle corse europee.
E proprio dalle notti tedesche, un anno fa a Berlino (finale col Barcellona) e soprattutto lo scorso marzo a Monaco (il 2-4 col Bayern), la Juve ha capito di essere lassù, fra le cinque-sei squadre migliori d'Europa. Alla pari di bavaresi e blaugrana, di sicuro a livello Real Madrid, di sicuro meglio del Paris St Germain e anche delle squadre inglesi, visto come ha saputo maltrattare il Manchester City nella fase a gironi.

Non basta? No, non può bastare, non è servito a scansare la terribile, malinconica rabbia dell'Allianz Arena, dal 2-0 al 2-4 col dominio del campo per 70 minuti e il mondo di Guardiola in sofferenza. Il calcio è così, è anche la crudeltà di un verdetto per l'errore all'ultimo minuto in fondo a una partita che è stata forse la migliore della Juve di Allegri.
E in questo paradosso molto reale e molto amaro, si coglie il senso della forza tecnico-tattica e anche fisica della squadra bianconera, se possibile rafforzandone l'idea-base, la certezza di potersi imporre su ogni palcoscenico, evitando l'imbarazzo di sentirsi addosso una maledizione d'Europa che un po' ci sta, questo è vero, ma è anche frutto di qualcosa che manca per colmare le piccole lacune, dettagli che ai massimi livelli fanno la differenza.
Dire che la Juve è pronta all'assalto alla prossima Champions, col pronostico che la pone fra le prime quattro d'Europa e dunque in grado di vincerla, è un'ovvietà che sarà poi misurata con le strategie di mercato che si stanno studiando, sapendo che un anno in più per Barzagli, Buffon e Chiellini -per esempio- avrà un peso specifico particolare, che certi equilibri andranno verificati, che Pogba e Dybala sono due fenomeni da conservare e Morata è un diamante che si può perdere, o magari no.

Per sentirsi grande come quella di Gianni Agnelli, Boniperti e Trapattoni, o come quella di Umberto Agnelli e Lippi la Juve di Andrea Agnelli, che è stata di Conte e ora è di Allegri, ha messo in cantiere la priorità della missione europea per la stagione 2016-'17, fin dalla notte di Monaco . Da lì si riparte. I cinque scudetti la consegnano alla Storia del calcio italiano. La prossima Champions la condurrebbe alla Storia del calcio europeo e mondiale. Ed è questo che conta. Oggi e domani.

di ROBERTO OMINI

Commenti
Commenta
Disclaimer
Grazie per il tuo commento

Sarà pubblicato al più presto sul nostro sito, dopo essere stato visionato dalla redazione

Grazie per il tuo commento

Il commento verrà postato sulla tua timeline Facebook

Regole per i commenti

I commenti in questa pagina vengono controllati
Ti invitiamo ad utilizzare un linguaggio rispettoso e non offensivo, anche per le critiche più aspre

In particolare, durante l'azione di monitoraggio, ci riserviamo il diritto di rimuovere i commenti che:
- Non siano pertinenti ai temi trattati nel sito web e nel programma TV
- Abbiano contenuti volgari, osceni o violenti
- Siano intimidatori o diffamanti verso persone, altri utenti, istituzioni e religioni
- Più in generale violino i diritti di terzi
- Promuovano attività illegali
- Promuovano prodotti o servizi commerciali