Unica russa dell'atletica presente a Rio, Darya Klishina ha chiuso al nono posto la finale di salto in lungo, nell'indifferenza generale, senza ricevere né fischi né applausi alla presentazione dei partecipanti. La bella Darya aveva rischiato di non gareggiare dopo che, sabato scorso, la Iaaf aveva deciso di escluderla per un presunto coinvolgimento nel rapporto McLaren sul doping di stato in Russia. Solo il Tas ha impedito l'esclusione dell'atleta, reintegrata ai Giochi. E se in pedana non ha brillato con un modesto 6,63 m, la russa ha stupito con la sua bellezza.
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