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Mondiale: l'Olanda batte 3-0 il Brasile e sale sul podio

Van Persie e Blind chiudono la pratica in 17 minuti, il tris è di Wijnaldum

brasile olanda
-afp

L'Olanda batte il Brasile e si aggiudica la finale per il 3/4° posto al Mondiale: gli Oranje vincono 3-0 grazie ai gol di Van Persie, Blind e Wijanldum. Avvio disastroso per la Seleçao: Thiago Silva atterra Robben al limite dell'area, ma l'arbitro concede un calcio di rigore che Van Persie trasforma. Al 17' erroraccio di David Luiz, che serve Blind per il gol del raddoppio. Al 92' tris di Wijnaldum. La squadra di Scolari chiude tra i fischi.

Mondiale: lʼOlanda batte 3-0 il Brasile e sale sul podio

LA PARTITA

Il Mondiale del Brasile non poteva finire peggio: una sconfitta, nella finale di consolazione, e i fischi del pubblico di Brasilia, che si sommano a quelli pesantissimi di Belo Horizonte, dove la formazione di Scolari aveva già perso lo scarso credito nei confronti del suo popolo. E' la fine di un incubo che la buona vena di Neymar aveva solamente posticipato: quando l'attaccante del Barça ha chiuso la sua avventura nel match con la Colombia, steccato da Zuniga, la Seleçao è rimasta nuda e ha messo in evidenza i limiti di una quadra mal costruita e del tutto inadeguata per giocare insieme. Sguardi smarriti, volti delusi, poca voglia di reagire: è questa la foto che emerge dopo appena due minuti, quando la difesa – già bucata 7 volte dai tedeschi – si apre come il Mar Rosso e consente a Robben di penetrare nel cuore dell'area e procurarsi un calcio di rigore comunque ingiusto. La trattenuta di Thiago Silva, da ultimo uomo, avviene nettamente fuori, ma l'arbitro prende un abbaglio, concede il penalty e dimentica il cartellino rosso in fondo al taschino. Forse per non infierire. Van Persie, con il gol del vantaggio, sembra riannodare i fili di una tragedia sportiva che accompagnerà i brasiliani per sempre, anche se questa gara è di una caratura diversa, vale molto meno e il Brasile quanto meno non precipita.

L'Olanda conservativa e opaca vista in semifinale con l'Argentina, invece, torna spumeggiante, certamente agevolata dagli avversari. A Robben sembra riuscire tutto. Il giocatore del Bayern dà il via anche all'azione del 2-0: scatto fulmineo, suggerimento per De Guzman, poi è David Luiz a servire a Blind un assist delizioso per il raddoppio. I fischi cominciano a piovere sulla testa della Seleçao, Neymar in panchina si nasconde e la gara va avanti senza troppi sussulti, almeno sul piano nervoso. Per i verdeoro i più attivi sono Maicon e Oscar, il quale impegna Cillessen con una delle rarissime conclusioni in porta. Jo fa il paio con Fred: si allarga e sparisce con tempismo maniacale. All'intervallo c'è spazio solo per la protesta del pubblico. Negli spogliatoi c'è poco da riorganizzare. Paulinho è il primo a finire sotto la doccia – spazio a Hernanes -, il Brasile ci mette un po' di convinzione in più ma non aggredisce mai gli ultimi sedici metri, anche se l'Olanda qualche spazio lo concede. Robben non fa 3-0 per il miracolo di Thiago Silva e sull'altro fronte ci sarebbe anche un rigore su Oscar, tirato giù in area da Blind. L'arbitro è il peggiore in campo e ammonisce il brasiliano per simulazione. Anche i direttori di gara, dopo l'"incoraggiante" esordio con la Croazia, voltano le spalle a Scolari e soci. Che nel finale si vedono trafitti da Wijnaldum, con l'Olanda che chiude in superiorità numerica persino dentro l'area di Julio Cesar. E' finita, il Mondiale è andato. Restano solo le macerie e una fretta assurda di ricostruire.

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