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Milan, Inzaghi: "Miglioriamo, ma dobbiamo essere più cinici"

Il tecnico rossonero dopo il pari col Chievo: "Meglio il secondo tempo rispetto alla prima frazione"

- Dopo il pari del Bentegodi che rallenta la corsa verso l'Europa del Milan, Pippo Inzaghi vuole vedere il bicchiere mezzo pieno. "Dovevamo essere più cinici - ha spiegato - abbiamo cercato di giocare, facendo meglio il secondo tempo rispetto al primo. Siamo migliorati nelle ultime due gare. Nella ripresa avremmo meritato di trovare il gol". Capitolo infortunati: "Sono dispiaciuto per aver perso due giocatori. Cerci? Riuscirò a valorizzarlo".

Milan, Inzaghi: "Miglioriamo, ma dobbiamo essere più cinici"

In settimana si è parlato tanto di una presunta litigata con Alessio Cerci, anche oggi in campo solamente negli ultimi 10 minuti di gioco. Cerci? A 10 minuti dalla fine volevamo vincere la partita, per questo ho messo Cerci nonostante il ko di De Jong - ha spiegato Inzaghi -. Mi dispiaceva non fare entrare Alessio, per questo motivo ho deciso di fare in questo modo. Un po' di equilibrio ci vuole, poi uno tenta di attaccare come spirito di squadra, ma quando i giocatori stanno bene".

Ma qual è il ruolo per valorizzarlo al meglio? "Penso che Alessio possa fare sia la seconda punta che il trequartista, se avesse una condizione migliore. Mi dispiace penalizzare gente come Pazzini o Cerci, ma in campo andiamo in 11. Cerci l'ho voluto io e cercherò di valorizzarlo a dovere. Viene da mesi nei quali ha giocato poco, non lo dobbiamo dimenticare".

Soddisfatto anche della prestazione di Mattia Destro, che non ha trovato la via del gol: "Secondo me Mattia ha fatto una buonissima partita: quando poi hai Pazzini in panchina a 20' dalla fine è giusto dare spazio anche ad un altro grande attaccante".

UNA STORTA MANDA KO BERLUSCONI

"Il presidente ha una piccola frattura composta del malleolo che si è procurato qualche giorno fa mettendo male il piede scendendo dalla macchina". A spiegarlo è il professor Alberto Zangrillo, medico del San Raffaele e di Silvio Berlusconi in un colloquio con l'Ansa in cui fa il punto sullo stato di salute del Cavaliere. "Berlusconi può deambulare e semmai accompagnarsi con una stampella e per una ventina di giorni deve prestare attenzione ai movimenti. Nulla di grave, diciamo che il presidente ha preso quella che usando un linguaggio gergale si chiama una 'storta'. L'ex premier viene costantemente monitorato attraverso esami e accertamenti radiologici presso la clinica Madonnina di Milano.

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