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Malagò: "La squalifica? La trovo divertente"

Il n.1 del Coni: "Inaccettabile invece la vicenda del bambino di Bergamo"

- "Sedici mesi di squalifica? Qualsiasi commento è superfluo. Siamo sereni e quasi divertiti per il non senso di tutto questo". Lo ha detto il presidente del Coni, Giovanni Malagò, commentando la squalifica inflittagli ieri dalla Disciplinare della Fin, in quanto tesserato per l'Aniene, per aver espresso in Giunta Coni giudizi ritenuti lesivi della reputazione della Federnuoto in merito a una presunta doppia fatturazione relativa a spese per impianti sportivi.
"Se affermazioni neanche mie - ha aggiunto il numero uno dello sport italiano oggi al centro sportivo dell'Acquacetosa, a Roma -, riportate dagli uffici del Coni, ti portano a questo, il fatto si commenta da solo: è la dimostrazione che siamo nel giusto nell'aver portato avanti la riforma della giustizia sportiva. Siamo molto sereni".
Poi Malagò ha commentato l'assurda vicenda del bambino di Bergamo, costretto a coprire la maglietta della Juve all'ingresso dello stadio. "Non mi sembra affatto normale, è assolutamente una cosa non accettabile".
"Lo hanno obbligato a coprirsi, esattamente quello che non si deve fare. Non mi va di essere ipocrita, paradossalmente se un bambino si presenta da solo e va in una curva dove ci sono tutti gli altri forse è anche giusto che uno gli consigli che forse non è il caso. Ma il bambino mi sembra che stesse con altre sei persone tra cui gli adulti e due avevano la maglietta dell'Atalanta".

Malagò: "La squalifica? La trovo divertente"

LA REPLICA DI BARELLI (FIN)

"Il presidente del Coni, Giovanni Malagò parla di sentenza vergognosa per il mondo dello sport? Lo dice lui, ovviamente ognuno può esprimere le proprie opinioni e se ne assume la responsabilità. Noi siamo molto sereni, ma dispiaciuti e sconcertati per una vicenda che nasce da una denuncia fatta dal Comitato Olimpico alla federazione e agli organi di giustizia ordinaria".
Sono le parole del presidente della Federnuoto, Paolo Barelli, all'indomani dello stop per 16 mesi inflitto a Malagò dalla Disciplinare della Fin. "Non commento quelle che sono state le valutazioni di un organo di giustizia della Federnuoto, che vanno rispettate" aggiunge Barelli a margine della presentazione ufficiale dei campionati di pallanuoto di Serie A1 al Foro Italico.
"Sono ovviamente molto rammaricato di tutta la situazione che non nasce ieri ma nel mese di febbraio con la denuncia del Coni - ricorda il numero uno della Federnuoto -. Ripeto, non voglio dare giudizi, se non dire che il mondo del nuoto, che è composto da circa un milione di tesserati nel suo complesso e oltre 1600 società, è molto colpito da tutta la vicenda e vuole andare a fondo per avere chiarezza esterna di quello che è già chiaro all'interno".

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