22:54 - Handanovic 6: inoperoso, suo malgrado, anche sul gol di Menez su cui sinceramente nulla avrebbe potuto anche avesse avuto sulle spalle il mantello di Superman. Per il resto ordinaria amministrazione.

Nagatomo 5: voto alto per i suoi polmoni, meno alto, molto meno alto (e da qui la media negativa), per la qualità tecnica e l'intelligenza tattica: spaesato e colpevole sul gol di Menez quando gioca di sponda tra il francese e El Shaarawy e finisce col perdere l'uno e l'altro. Ha il merito di proiettarsi con costanza sul fondo, il demerito di non riuscire praticamente mai a crossare con precisione. Poi capita che un tentativo sbagliato offra al compagno (Obi) l'assist-gol.

Ranocchia 6: al centro di una difesa a quattro di cui meglio conosce tempi e movimenti bada più alla sostanza che alla forma. Galleggia sulla linea di una risicata sufficienza.

Juan Jesus 6: finchè c'è da mettere il fisico e da distruggere il gioco altrui, tutto bene. Quando c'è da uscire e salire si trascina con sè sempre una pericolosa aurea di precarietà. A metà ripresa perde colpevolmente El Shaarawy lanciato verso Handanovic ma ha il merito di rifarsi poco dopo stoppando lo stesso Faraone nella propria area.

Dodò 6.5: avanti e indietro, a prenderle e darle (la botta che gli rifila Muntari suo malgrado la ricorderà per un bel po'), il tutto però con una scarsa attitudine e precisione al cross e con qualche improvvisa amnesia in fase difensiva. Da premiarne però la costanza e l'applicazione.

Guarin 5: a tratti assomma su di sè il fastidio che dà un'attesa sempre frustrata. L'attesa dello scatto decisivo, dell'assist illuminante, della conclusione letale. Tutto sempre stucchevolmente in potenza.

Kuzmanovic 6.5: ordinato e ordinario. Non gli puoi chiedere più di quello che dà, ma lo dà bene e con intelligenza. Il migliore dei sui in un centrocampo che regge praticamente da solo.

Obi 6.5: il suo primo tempo è una raccolta di errori. Carente idee palla al piede, confuso senza, incerto sulla posizione da tenere. Con sulla coscienza la palla persa a centrocampo che dà il via all'azione del gol di Menez. Poi però c'è la ripresa, altra storia, altra vita. Soprattutto altra partita. Con il gol che regala il pareggio a colorare d'azzurro una serata sin lì solo nera. E, inevitabilmente, ad accrescerne enormemente il punteggio-voto.

(27' st Hernanes 5.5: prova a mettersi a servizio. Senza acuti)

Kovacic 4.5: l'uomo che cerchi e che non trovi. Relegato largo sulla fascia è ha un impatto prossimo allo zero sulla fase creativa e propositiva nerazzurra. Impalpabile.

(48' st M'Vila sv)

Palacio 6: nella terra di mezzo dove non può attaccare con efficacia e dove si spompa in coperture difensive a sostegno di un Nagatomo proiettato in avanti sulla sua fascia di competanza. La sua dedizione, la sua applicazione continua e la sua intelligenza tattica sono comunque sempre importanti e preziose.

Icardi 5.5: pronti via brucia Mexes e il francese lo stende al limite (Guida non vede, sic!). Maurito c'è, spera il popolo nerazzurro. C'è ma non incide e non affonda quando Muntari gli offre involontariamente l'assist più clamoroso. Un errore grave che ne mina la tranquillità e ne condizionail successivo minutaggio. La sfortuna gli nega invece il gol nella ripresa.

(44' st Osvaldo sv)

All. Mancini 6: la sua prima Inter è un progetto appena abbozzato ma interessante. Avrà tempo per affinarlo e migliorarlo. L'idea di un calcio propositivo però si è già intravista.

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