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Juve, quarto scudetto in fila: il cammino dei campioni

Sei vittorie per la partenza sprint, mai una sconfitta con le grandi e una leggera flessione solo quando la Roma crollava

Juventus, Allegri, Champions, Monaco, Semifinale
SportMediaset

Quattro scudetti consecutivi, come solo la Juventus di Carcano del quinquennio 1930-35, il Grande Torino degli anni successivi alla Guerra Mondiale e l'Inter post-Calciopoli di Mancini e Mourinho.

L'impresa firmata Conte-Allegri ha dell'incredibile nel calcio moderno e rispetto all'anno scorso, in questa stagione i bianconeri hanno dato l'impressione di procedere verso il trionfo in scioltezza, senza l'ossessione del record di punti, gestendo le energie mentali e fisiche che hanno permesso a Tevez e compagni di arrivare a pochi passi da un Triplete che sarebbe storico.
IL CAMMINO TRIONFALE DEI BIANCONERI GIORNATA PER GIORNATA, LE FOTO

"La cosa più difficile non è vincere, è confermarsi" amava ripetere Conte durante il suo triennio in panchina e all'inizio della stagione, complice l'addio del tecnico che aveva riportato in alto la Juve, le perplessità dei tifosi bianconeri su una possibile vittoria finale erano davvero moltissime. Allegri non ha ascoltato i cori che lo accoglievano a Vinovo il giorno della presentazione e ha lavorato sodo: sei successi nelle prime sei partite (compresa quella con la Roma) giusto per far capire a tutti che non era cambiato nulla, un'unica sconfitta subita al 90esimo per mano del "nemico" Antonini, le vittorie sui campi di Milan, Lazio e Napoli, il clamoroso 7-0 al Parma e in mezzo anche una comoda qualificazione agli ottavi di Champions League.


Proprio la gestione dell'impegno nella Coppa dalle grandi orecchie è stata la grande differenza con la Juve di Conte: l'attuale ct della Nazionale pretendeva che i suoi dessero sempre il 101% e non era un grande amante del turnover, Allegri invece ha sfruttato la crisi della Roma dando riposo ai suoi uomini chiave, gestendo gli infortunati e aumentando comunque il vantaggio in classifica sui giallorossi (pur pareggiando 3 delle prime 6 nel girone di ritorno). Dopo la sfida coi capitolini, i bianconeri hanno blindato la porta, subendo un solo gol (a Parma) nelle successive nove partite e, oltre a volare indisturbati verso il 31esimo scudetto della loro storia, hanno strappato il pass per la finale di Coppa Italia e quello per le semifinali di Champions. La prima sconfitta in un derby dopo 20 anni è stata praticamente indolore e questo può succedere solo in una stagione trionfale.


Il primo titolo dell'era Allegri è già in bacheca, ora i tifosi bianconeri sognano di continuare a festeggiare anche a Roma e Berlino.