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In campo con la Juve: l'allenamento speciale con Marchisio e Llorente

Lʼiniziativa è stata offerta da Bwin ad alcuni giornalisti italiani: io ero tra quelli, ed è stata una grande emozione

Avete presente il sogno che avevate da bambini? Io me lo ricordo bene, la sera quando chiudevo gli occhi mi vedevo in un campo verde con una maglia bianconera. Intorno a me i grandi campioni Platini, Boniek, Cabrini, Scirea e nell'aria gli urli di Trapattoni che mi incoraggiavano mentre io non sbagliavo un passaggio.

In campo con la Juve: lʼallenamento speciale con Marchisio e Llorente

Mi fa tenerezza, più di trent'anni dopo, ripensare a quei sogni mentre arrivo negli spogliatoi del centro di Vinovo e trovo la maglia della Juventus con il mio nome. Insieme ad un gruppo di altri giornalisti sono ospite dell'iniziativa "Allenati con i campioni" che lo sponsor Bwin organizza nei campi delle più importanti squadre europee dal Real Madrid al Bayern Monaco.

I fisici non sono proprio scolpiti, ma lo staff tecnico non fa sconti. "Veloci, veloci.. in campo" ci intimano con un'aria vagamente militare. Ci aspettano sorridente e divertiti Marchisio, Llorente, Storari e il giovane Mattiello. Cominciamo con una serie di passaggi in tondo e subito veniamo simpaticamente sfottuti, Marchisio la passa calciando forte e mi mette in grande difficoltà nel controllo di palla. Provo a prenderlo in contropiede e in una pausa gli dico: "cosa hai combinato per essere costretto ad allenarti con noi.." ma lui sorride e risponde secco: "sempre meglio della palestra!". Llorente si impegna nel percorso di finte e tiri, ma qualche volta sbaglia e gli altri lo prendono in giro ma lui disarmante continua a ridere pacifico, Marchisio invece fa il tecnico ci chiede di alzare il ritmo, il fiato però non c'è e i piedi sono quelli che sono, cioè da campetto di periferia.

A fine allenamento chiedo a Storari se posso tirargli un rigore. È il mio momento. Prendo la rincorsa, carico il mio esterno destro, tiro forte e lo spiazzo (o così mi piace credere), ma la palla sbatte sul palo e esce. Nessun rimpianto, di sicuro ho fatto bene a capire, già da piccolo, che era meglio cambiare sogno.