Ferrari-Alonso ai titoli di coda: si attende il 13 ottobre
Cinque anni fa la "Rossa" annunciava l'arrivo dello spagnolo
- 30 settembre 2009. La Ferrari annuncia ufficialmente l'ingaggio di Fernando Alonso. Cinque anni più tardi, quella che nelle intenzioni sarebbe dovuta essere una storia d'amore senza fine, è invece vicina ai titoli di coda. Del gruppo dirigente che Nando incontrò nella sua prima visita a Maranello non c’è più nessuno. Nomi e volti scomparsi negli anni, l'ultimo quello di Montezemolo, spazzato via dal cambio di rotta imposto da Sergio Marchionne.
Il prossimo presidente della Ferrari non sembra sensibile al malumore di Alonso, considerato alla stregua di un fastidio nel percorso che il 13 ottobre porterà il nuovo gruppo alla quotazione in borsa sul mercato di Wall Street. Quindi ogni decisione è rimandata dopo quella data considerata il vero D-Day da Marchionne.
Insomma Alonso può puntare i piedi quanto vuole, ma i nuovi interlocutori offrono una linea di pensiero molto più rigida rispetto al passato. Così Nando si rende conto che tutto ciò che ha dato in 5 stagioni in rosso rischia di colpo di appartenere a un libro arrivato all'ultimo capitolo. Pagine che raccontano sconfitte dolorose all'ultima gara come quelle di Abu Dhabi nel 2010 e in Brasile nel 2012, con Nando capace di affermarsi come leader dentro una fase critica per la Ferrari. Le premesse erano altre, replicare un ciclo come quello messo in pista ai tempi di Michael Schumacher. Cinque anni dopo il bilancio purtroppo è un altro, carico di amarezze e frustrazioni, con un rapporto che rischia di chiudersi tra polemiche e accuse reciproche.