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F1, Marchionne sogna: "Stiamo pensando ad un ritorno dellʼAlfa Romeo in pista"

LʼAd di Fca e presidente Ferrari: "Eʼ un marchio che rimane nel cuore della gente"

F1, Marchionne sogna: "Stiamo pensando ad un ritorno dell'Alfa Romeo in pista"

E' dalla fine degli anni '80 che l'Alfa Romeo è fuori dal circus di Formula 1. L'ultima sua apparizione, come fornitore di motori, nel 1987 con la sfortunata Ligier, collaborazione interrotta ancora prima che il campionato iniziasse. Sergio Marchionne sogna il suo ritorno in pista: "E' incredibile come il marchio Alfa Romeo resti nel cuore della gente. Stiamo pensando a un suo ritorno, come nostro competitore, alle corse, alla Formula 1", ha detto.

F1, Marchionne sogna: "Stiamo pensando ad un ritorno dell'Alfa Romeo in pista"

Il presidente Ferrari, in versione un po' amarcord, l'ha dichiarato a margine dello scambio di auguri con i giornalisti. Più che alla F1, però, Marchionne potrebbe pensare a campionati come quello Turismo oppure a gare stile 24 Ore di Le Mans.

"E' importante che l'Alfa Romeo torni", ha continuato a Maranello. Le uniche vittorie della scuderia sono datate 1950 con la 158 e 1951 con la 159 di Juan Manuel Fangio. Un suo rientro in posta sarebbe positivo: "Sarà un competitore in più", ha continuato. E se il Biscione punta al magico ritorno, dall'altra parte è proprio la Ferrari che pensa all'addio. Per il momento, però, niente allarmismi: "Che la Ferrari lasci la Formula 1 è un'ipotesi possibile, ma molto improbabile. Se non ci vogliono noi ce ne andiamo", ha sentenziato. E senza mezze misure Marchionne ha poi continuato la provocazione parlando anche delle nuove regole e della questione relativa alla fornitura di motori ai piccoli team. "Se vogliono trasformare la F1 in Nascar possono fare a meno di noi".

E in ottica 2016 aveva dichiarato: "La vera battaglia sarà l'anno prossimo, servono i risultati in pista". Continuando, poi, a parlare dei diretti avversarsi Mercedes e Red Bull: "Fare i conti a dicembre, dire quanto siamo bravi adesso, non ha senso. Bisogna vivere nel terrore fino alla prima gara, in Australia quando si capirà se abbiamo raggiunto o superato le frecce d'argento. L'accordo con Red Bull per i motori? Sarebbe stato pericoloso per la competitività della Ferrari", ha dichiarato.

Infine, una battuta sul nuovo pupillo di casa Ferrari, Sebastian Vettel. Arrivato quest'anno, il quattro volte campione del mondo ha fin da subito portato risultati, guadagnandosi stima e rispetto da parte di tutto il team. Il paragone? Quello con Alonso, con una frecciatina allo spagnolo: "Dopo cinque anni a Maranello, Fernando è andato via meno ferrarista di quanto lo fosse Sebastian Vettel quando è entrato", ha concluso.

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