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F1, Hamilton vince a Sochi e ipoteca il titolo

Ritiro per Rosberg, Vettel secondo in gara e nel Mondiale. Sul podio Perez dopo lo scontro tra Bottas e Raikkonen

- Lewis Hamilton ha vinto il GP di Russia di F1 e soprattutto ha messo le mani sul titolo 2015. L'inglese ha benificiato del ritiro di Rosberg e ha scavato un solco incolmabile in classifica. Tanto che adesso il primo degli inseguitori è Vettel, che si trova a 66 punti dall'inglese dopo il 2° posto di Sochi. Sul podio col ferrarista anche un sorprendente Perez (Force India), che ha vinto la lotta con Bottas e Raikkonen, scontratisi all'ultimo giro.

    Insomma, la gara disputata nella città olimpica davanti al presidente Putin ha di fatto sancito la fine del campionato. Con la nova vittoria in stagione, la 42.a in carriera (come Vettel), Hamilton ha confermato di essere il più bravo e il più fortunato del lotto, doti che solo i veri numeri uno possono vantare. Già tra due settimane, in Texas, potrebbe festeggiare il suo terzo titolo, cosa che invece ha già fatto la Mercedes, per la seconda volta di fila regina tra i costruttori. Il compito del campione in carica è stato agevolato, e non poco, dal ritiro di Nico Rosberg. Il tedesco aveva fatto tutto alla perfezione, mantenendo la prima posizione al via e guidando con autorità nei primi giri. Poi, all'improvviso, un problema all'acceleratore gli ha fatto perdere progressivamente posizioni, costringendolo prima e farmarsi ai box e poi all'inevitabile ritiro. Addio sogni (pochi) di titolo e anche secondo posto in classifica a forte rischio. Merito di un Sebastian Vettel furbo, intelligente e aggressivo. In una corsa caratterizzata da due safety-car per gli incidenti che hanno coinvolto Hulkenberg, Ericsson e Grosjean (pauroso botto contro le barriere per il francese), il tedesco ha prima vinto di forza un duello al limite della scorrettezza con Kimi Raikkonen e poi è andato a caccia di Valtteri Bottas, passandolo in occasione del cambio gomme. Cosa che, invece, non è riuscita al finnico di Maranello, pur autore di un grande scatto al via (era terzo). A questo punto Vettel ha difeso senza problemi la sua piazza d'onore, mentre Raikkonen ha fatto a pugni col connazionale Bottas e si è messo in coda al gruppetto in lotta per il podio e comprendente anche Perez e Ricciardo. Out l'australiano per un guaio alla Red Bull, nell'ultimo giro Bottas e Raikkonen hanno passato il messicano. Poi "Iceman" ha tentato un attacco impossibile a Valtteri e lo ha buttato fuori pista, costringendolo al ritiro. Così, festa per Perez, che ha preceduto, grazie alla strategia della sosta singola, il rimontante Felipe Massa e lo stesso Raikkonen. Che, però, è stato penalizzato di 30" per l'incidente e alla fine ha chiuso ottavo in classifica. Nei dieci anche l'idolo di casa Kvyat (Red Bull), Nasr (Sauber), Maldonado (Lotus) e, dietro al ferrarista, Button e Verstappen. Beffa per Fernando Alonso nel suo 250° GP: aveva chiuso 10°, ma i 5" di penalità rimediati per aver superato troppe volte le righe delimitative del tracciato lo hanno fatto uscire dalla zona punti. Merita un plauso, infine, Carlos Sainz, tornato incredibilmente al volante dopo il pauroso incidente nelle libere 3. Lo spagnolo si era meritato la top 10 (nonostante 5" di penalità), quando nel finale di gara è stato costretto al ritiro per un problema ai freni, che lo ha fatto uscire di pista per ben due volte, la prima proprio alla famigerata curva 13. Ma il vero supereroe del GP russo è lui.

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