F1, GP Monza addio: "Non ci sono più margini per trattare"
Il presidente dellʼAci Sticchi Damiani: "Eʼ stato tutto inutile, speriamo per Imola"
Addio al Gran Premio di Formula 1 a Monza. Dopo mesi di battaglie per evitare che il circo automobilistico voltasse le spalle allo storico autodromo, il presidente dell'Aci, Angelo Sticchi Damiani, ha ammesso: "E' stato tutto inutile, non ci sono più margini per trattare". L'Italia ora spera su Imola o Mugello: "Tra il poco o il niente è meglio il poco e Imola sembra il più adatto". Ha vinto l'avversione di Ecclestone ai vertici Sias.
Decisivo nell'addio della Formula 1 allo storico circuito di Monza, l'avversione del patron Ecclestone nei confronti dei vertici della società che gestisce l'Autodromo: "Hanno vinto i personalismi - ha ammesso sconsolato il presidente dell'Aci al Fatto Quotidiano, mentre per il GP d'Italia si torna a parlare di Imola o Mugello -. Entrambi sono un'altra cosa rispetto a Monza, ma meglio di niente. Imola è il più adatto perché il Mugello ha problemi seri come parcheggi e strade d'accesso".
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la scelta del presidente Sias, Andrea Dell'Orto, di progettare interventi per riportare a Monza la Superbike scontrandosi in maniera decisa con la volontà di Ecclestone di scindere i due mondi. Le dimissioni di Dell'Orto non ci sono state e il contrasto si è acuito.
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